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Tim, Pietro Labriola Ceo entro la metà di gennaio?

Tim

Sindacati in pressing sulla nomina del nuovo ad. Pietro Labriola potrebbe arrivare al Cda del 26 come amministratore delegato, mentre alla presidenza si fa il nome di Massimo Sarmi, attuale presidente di Fibercop

Un Cda per affrontare la delicata questione delle nomine in Tim non è ancora stato convocato. Il 26 è calendarizzato quello attinente al bilancio, perciò se il Gruppo dovesse accelerare, come chiedono i sindacati (il presidente Salvatore Rossi ha appena incontrato le segreterie generali di Slc Cgil e Fistel Cisl), la riunione dovrà essere essere messa in agenda a metà mese. In quell’occasione, l’attuale direttore generale Pietro Labriola presenterà la propria strategia sostenuta da Mediobanca e Vitale & Co. Si tratta di un piano che dovrà prendere in considerazione tutte le ipotesi, dallo scorporo della rete alla separazione delle altre ‘factory’ come il cloud.

Secondo Repubblica, nel caso che si debba rispondere a una o più offerte di acquisto, Tim punterebbe a far emergere l’enorme valore interno della società e dei suoi asset. Più valore interno a Tim emerge più sarà scongiurata la possibilità di essere un target da scalare in caso di Opa.

Sempre voci di corridoio riportano che Salvatore Rossi, Presidente Esecutivo e Presidente del Comitato Sostenibilità di TIM, potrebbe essere sostituito dall’attuale presidente di Fibercop e Asstel Massimo Sarmi. La partita si giocherà principalmente tra la francese Vivendi – primo azionista con il 23,9% – e Cassa depositi e prestiti che detiene una quota vicina al 10%. Se a livello politico Italia e Francia non sono mai state così in sintonia, tanto da aver appena siglato il Patto del Quirinale, a livello economico Roma e Parigi sono assai distanti, soprattutto sul dossier KKR.

Per i bookmaker Pietro Labriola arriverà all’appuntamento non più come dg, ma come Ceo di Tim. Si scommette perfino su una data: l’investitura dovrebbe avvenire entro il 16 gennaio. È dato insomma quasi per certo che nelle prossime settimane sarà convocato un consiglio di amministrazione straordinario per vagliare le linee guida del piano e cooptare Labriola in consiglio consentendogli piena operatività gestionale.

CHI È PIETRO LABRIOLA POSSIBILE CEO TIM

Non sappiamo se il manager 54enne diverrà davvero ad di Tim, ma una cosa è certa: Pietro Labriola ha passato la vita nelle tlc. E’ nato ad Altamura (Bari) il 1 ottobre 1967. Dal 1993 al 1994 è in France Telecom, nella sede di Milano, dove è nominato assistente dell’Amministratore Delegato. Nel 1995 passa in Cable & Wireless Italia come responsabile Marketing. Nel 1996 entra in Infostrada, dove è Responsabile del Business Development. Nel 1997 svolge un’esperienza in Boston Consulting Group in Italia.

Nel 1998 è nominato Direttore Marketing di Infostrada S.p.A. Nel 2001 entra nel Gruppo Telecom Italia, dove ricopre incarichi di crescente importanza: comincia come Responsabile Marketing del Fisso lanciando tra l’altro l’offerta ADSL ALICE. Nel 2005 è nominato Direttore Marketing per i Servizi Fisso e Mobile e nel 2006 è anche Amministratore Delegato di Matrix. Nel 2007 è nominato responsabile di Domestic Fixed Services e nel 2009 è nominato Direttore della Business Unit per il segmento aziende per i servizi di telefonia fissa, mobile e ICT lanciando Impresa Semplice.

Nel 2013 assume la Responsabilità di coordinare il progetto di Scorporo della Rete e nel 2014 diviene Responsabile Business Transformation & Quality. Nel 2015 diviene Chief Operating Officer di TIM Brasil, ruolo ricoperto sino ad Ottobre 2018. Quindi a fine novembre 2021 il tramonto dell’era Gubitosi: le deleghe sono passate ad interim al presidente Salvatore Rossi e quelle operative, da direttore generale, sono andate a Pietro Labriola. Forse l’inizio della sua scalata al gioiello di famiglia italiano.

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