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TLC e 5G, che si sono detti Giorgetti e Asstel?

Giorgetti Asstel

Si è ricomposta la frattura tra Asstel e Giorgetti. Il ministro: “Ora azioni fino a un anno fa inimmaginabili”. E cita proprio l’innalzamento dei limiti sull’elettrosmog

Alla fine sembra che l’incontro sia stato proficuo per tutti. E dire che non era stato avviato sotto buoni auspici. Come ricordavamo ieri, infatti, tra i nodi da sciogliere durante la discussione tra Giancarlo Giorgetti, titolare dello Sviluppo Economico, e Asstel (l’associazione fondata da Telecom Italia, TIM, Wind, Vodafone-Omnitel, H3G, e Cos nel novembre del 2002), c’era anche la decisione, da parte del ministro, di bloccare l’emendamento presentato da Italia Viva sull’innalzamento della soglia dell’elettrosmog a 61 volt per metro. La palla è stata calciata lontana perché prima l’esponente leghista al governo vuole avere sulla scrivania la mappatura 5G a cui sta lavorando Infratel, sebbene le due cose non siano strettamente connesse tra loro.

 

Ma ora tra Asstel, arrivata al MISE forte della rappresentanza di 53 imprese associate (con un fatturato di circa 36 miliardi di euro) e Giorgetti sembra tornato il sereno. “Ringraziamo il ministro Giancarlo Giorgetti per attenzione alla Filiera TLC, sviluppo digitale e infrastrutture. Ascolto e confronto sono elementi essenziali per guidare la trasformazione delle Telecomunicazioni puntando su #innovazione, servizi e persone”, recita un tweet dell’associazione di categoria.

 


Se da Asstel non traspare troppo ottimismo, Giorgetti pare invece raggiante e parla perfino di azioni “inimmaginabili”. Proprio nel campo delle soglie dell’elettrosmog. “L’obiettivo comune – sottolinea il ministro – è far andare al massimo lo sviluppo del sistema delle telecomunicazioni per il futuro del digitale, previsto anche nel Pnrr. Un’esigenza che deve andare di pari passo con le legittime aspirazioni di crescita delle imprese e il raggiungimento di benefici per la collettività. Come Mise siamo disponibili e auspichiamo un dialogo costruttivo con tutte le parti, lavoriamo per semplificare il quadro normativo esistente in maniera coordinata e coerente. Vogliamo capire come aiutare la filiera del settore in maniera corretta e senza favoritismi. Rispetto a un anno fa abbiamo risorse e possiamo parlare di possibilità di azioni, come l’innalzamento dei limiti, che erano inimmaginabili. Il tutto però deve avvenire attraverso un percorso ordinato”.

Giancarlo Giorgetti (al centro)

La riunione, ricordano dal Mise, è stata anche occasione per esaminare le anticipazioni dei risultati del rapporto Asstel 2021 sulla filiera delle telecomunicazioni in Italia e avviare un primo confronto operativo sulle azioni e gli strumenti a disposizione per favorire cooperazione e convergenza degli obiettivi in tema di sviluppo e investimenti infrastrutturali legati al Pnrr.

“A fronte delle importanti risorse finanziarie messe a disposizione nel Pnrr – continuano dal dicastero -, il ministro ha posto sia ad Asstel che ai singoli operatori la necessità di agire in una logica di sistema dove l’investimento pubblico favorisca lo sviluppo delle reti in fibra, 5g e nuove tecnologie, anche attraverso la formazione e la riqualificazione professionale dei lavoratori del settore”.

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