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Turismo e Covid, quanti italiani si sposteranno e dove andranno?

Turismo Covid

Il Covid non sembra aver tolto ai nostri connazionali la voglia di andare in vacanza: il trend del turismo 2021 sarà soprattutto in Italia, ma non sono pochi coloro che si avventureranno oltre i confini nazionali

Secondo un sondaggio realizzato da Confturismo in collaborazione con Swg, sono 9 milioni gli italiani pronti a partire durante i mesi estivi e che hanno già prenotato. Poi ci sono quelli e sono molto numerosi, 16 milioni, che devono ancora decidere e chi sa già che dovrà rinunciare.

COVID TURISMO

I dati del sondaggio indicano che il Covid non frenerà troppo il turismo e la fiducia nel processo di vaccinazione e l’attesa del green pass europeo ha fatto tornare anche la voglia di estero: sale, rispetto ad aprile, dal 13% al 20% la quota degli italiani che sceglieranno una meta oltre confine per le vacanze.

L’80% dei connazionali resterà in Italia privilegiando mete balneari, ad esempio Puglia e Sardegna, ma anche territori dall’offerta più complessa, come la Toscana. L’immagine vincente tra i competitor esteri è, però, quella della Spagna che, tra le due rilevazioni, aumenta di 6 punti il suo distacco dai più immediati inseguitori, Grecia e Francia. Il problema al momento è quello della eccessiva stagionalizzazione con il 60% degli intervistati che ha programmato le vacanze tra la seconda metà di luglio e agosto mentre settembre e la prima quindicina di luglio insieme non arrivano al 24% delle preferenze.

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“I negativi dati sull’andamento dell’occupazione nel Turismo confermano l’ampiezza e la gravità dell’emergenza economica generata dalla pandemia. Tutte le imprese del turismo, a cominciare dai pubblici esercizi, hanno subito una drastica riduzione di occupati, che si traduce in mancanza di reddito per centinaia di migliaia di famiglie e in una pericolosa dispersione di qualificate competenze costruite faticosamente negli anni”. È quanto ha detto il Presidente di Fipe-Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, a commento dei dati sull’impatto della pandemia sull’occupazione nelle imprese del turismo diffusi oggi dall’Ente Bilaterale Nazionale, l’organismo paritetico costituito dalle associazioni datoriali del settore e dai sindacati. “Occorre – ha proseguito – anzitutto mettere le imprese nelle condizioni di lavorare, riaprendo senza più alcuna restrizione e continuare con le misure di sostegno per accompagnarle nell’uscita dalla crisi, perché i prossimi mesi non saranno facili. Politiche sul lavoro, come lo sgravio sulla contribuzione, consentirebbero di trattenere competenze e dare prospettive certe di lavoro. Serve, inoltre, dare priorità alla vaccinazione dei nostri addetti perché c’è bisogno di ricostruire un rapporto di fiducia con la clientela fondato anche sulla sicurezza sanitaria”.

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