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Una (ex?) renzianissima alla corte di Letta. Chi è Simona Malpezzi

Simona Malpezzi

Marcucci alla fine ha fatto il passo indietro, ma ha proposto capogruppo Simona Flavia Malpezzi, che come lui condivide un passato (presente?) da renzianissima D.O.C. A Letta non è restato altro da fare che accettare

Nel PD c’è chi la guarda con sospetto, esattamente come viene guardato con sospetto Andrea Marcucci che l’ha indicata. Anche Simona Malpezzi, infatti, è una renzianissima de fero. O per lo meno lo è stata. Ma c’è il sospetto che, assieme a Luca Lotti e agli altri di Base riformista, sia rimasta tra le file dei dem solo per creare problemi (sono coloro che chiedono il congresso e che hanno provocato le dimissioni di Nicola Zingaretti), e conservi ancora intatto il cordone ombelicale con il senatore di Rignano.

 

Sono grata per l’incarico di capogruppo dei senatori Pd che avrò l’onore di ricoprire perché so, profondamente, che…

Pubblicato da Simona Flavia Malpezzi su Giovedì 25 marzo 2021

 

Simona Malpezzi arriva a Roma nel 2013  dalla periferia di Milano ed è entrata in Parlamento proprio grazie a Matteo Renzi. Fa insomma parte di quella seconda linea di volti nuovi che il sindaco di Firenze ha portato con sé per rottamare l’avanguardia democratica. Il suo nome ai più non dirà molto, ma almeno una categoria lo ricorda bene: quella degli insegnanti. Era responsabile alla scuola dei dem durante la riforma della Buona Scuola caparbiamente voluta da Renzi. Risultato? Emorragia di voti dal PD, soprattutto tra i maestri e i professori, e nel 2018 Simona Malpezzi non riesce a passare, venendo ripescata col listino.

 


Chi, tra i compagni di partito, maligna sul conto della sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento fa notare che all’università fece una tesi su Amintore Fanfani. Particolare, questo, che ne farebbe una giovane DC in incognito, sulla falsariga di Matteo Renzi. Ma da questo punto di vista potrebbe convergere pure con Enrico Letta.

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