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Via libera al Def, tutte le novità del Superbonus villette

Superbonus 110% Sismabonus

In settimana Camera e il Senato hanno dato il via libera alla risoluzione che approva la relazione del governo al Parlamento sul Documento di Economia e Finanza (Def). Come previsto, diverse novità riguardano il Superbonus

Sta diventando una vera e propria partita di tennis tra governo e maggioranza, quella sul Superbonus. Col governo che, è noto, è tendenzialmente ostile alla misura, soprattutto perché finora si è prestata a un alto numero di frodi ( “Quelli che oggi più tuonano sul Superbonus 110 per cento, che dicono che queste frodi non contano, che bisogna andare avanti lo stesso… beh, questi sono alcuni di quelli che hanno scritto la legge e hanno permesso di fare lavori senza controlli”, aveva detto Mario Draghi a febbraio, aggiungendo: “Se siamo in questa situazione è perché si è costruito un sistema che prevedeva pochissimi controlli. E se il Superbonus oggi rallenta è per i sequestri deliberati dalla magistratura per questioni fraudolente”) e la parte pentastellata che invece continua a chiedere che vengano nuovamente allargate le maglie.

LA MAGGIORANZA CHIEDE SCOSTAMENTO SE SITUAZIONE PEGGIORA

Nella risoluzione approvata in settimana sul Def dal Senato (221 voti favorevoli, 40 contrari e 1 astenuto), oltre a diverse modifiche riguardanti la misura cara al M5s, è contenuta anche la richiesta di valutare uno scostamento di bilancio, qualora la situazione macroeconomica, già molto critica, dovesse peggiorare: al fine di prevedere interventi di sostegno, del tutto simili a quelli messi in campo durante l’emergenza pandemica, per le famiglie, i lavoratori e per quella parte del comparto produttivo particolarmente colpita dalle conseguenze della crisi in Ucraina».

COME DOVREBBE CAMBIARE IL SUPERBONUS

Al momento, chi vuole usufruire dell’agevolazione per le villette deve assicurarsi che il 30% dei lavori sia effettuato entro giugno. La risoluzione approvata impegna il governo a prorogare il termine attualmente previsto. Nel testo si legge infatti l’invito rivolto al governo a «prorogare il termine attualmente previsto» che obbliga le villette unifamiliari a effettuare il 30% dei lavori entro giugno per usufruire del Superbonus. Il testo precisa anche che «la percentuale del 30% dell’intervento complessivo» deve essere riferito «al complesso dei lavori e non ai singoli lavori oggetto dell’intervento».

ALLENTARE I LIMITI PER LA CIRCOLAZIONE DEI CREDITI

La risoluzione chiede anche al governo di allentare i limiti per la cessione dei crediti edilizi, consentendola a istituti diversi da banche ed assicurazioni. Sulla circolazione dei crediti si era espresso il ministro dell’Economia, Daniele Franco, parlando di una “sorta di titolo circolante” che ha dato “vita a un mercato di credito non regolamento”. “Fino a oggi – aveva spiegato a inizio marzo il titolare del dicastero di Via XX Settembre – l’attività di analisi e controllo ha consentito alla Guardia di Finanza e all’Agenzia delle Entrate di individuare un ammontare complessivo di redditi d’imposta inesistenti, pari a circa 4,4 miliardi, di cui quasi la metà, circa 2 miliardi, già ceduti e incassati. A questi 4,4 miliardi deve essere aggiunto un altro miliardo la cui sospensione è in corso di perfezionamento”.

C’è però un tema non secondario: le banche, infatti, sulle proprie piattaforme di cessione, hanno a disposizione un importo limite (ovvero un plafond) non infinito e sono sostanzialmente arrivate al limite. Quindi non potranno procedere all’acquisto di ulteriori crediti: non resta che procedere con la detrazione diretta di quelli già acquistati. Da qui la richiesta all’esecutivo di riallargare le maglie alla circolazione dei crediti.

LE ALTRE ISTANZE RIVOLTE AL GOVERNO

Le modifiche al Superbonus e alla cessione dei crediti non sono le uniche richieste arrivate al governo. Tra le altre cose, la risoluzione chiede al governo di “utilizzare gli spazi derivanti dalla manovra per nuove iniziative espansive, disponendo ulteriori interventi per contenere l’aumento dei prezzi dell’energia” nonché di proseguire nell’attuazione del Green New Deal incluso nel PNRR.

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