skip to Main Content

A chi non piacciono le locuste nel piatto approvate dall’Ue?

Locuste

Bruxelles dice sì alle locuste nel piatto. La Coldiretti contraria ai nuovi cibi approvati: “fare chiarezza sui metodi di produzione e sulla provenienza e tracciabilità, considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”

La commercializzazione di insetti a scopo alimentare è possibile in Europa dall’entrata in vigore dal primo gennaio 2018 del regolamento Ue sui “novel food” che permette di riconoscere gli insetti interi sia come nuovi alimenti che come prodotti tradizionali da Paesi terzi. In estate, la Commissione aveva concesso l’autorizzazione all’uso commestibile della larva gialla della farina (Tenebrio molitor). Ora, dopo il voto favorevole degli Stati membri, la Commissione europea ha autorizzato anche l’immissione sul mercato delle Locuste migratorie come nuovo alimento.

LE LOCUSTE NEI PIATTI DEGLI EUROPEI?

Saranno disponibili sotto forma congelata, essiccata e in polvere per essere commercializzata come snack o ingrediente alimentare. L’ok di Bruxelles alle locuste nel piatto arriva dopo il parere positivo dell’Autorità europea per la sicurezza degli alimenti (Efsa), che ha concluso che il consumo dell’insetto è sicuro per gli usi previsti dalla domanda.

ITALIANI AFFEZIONATI ALLA DIETA MEDITERRANEA

Coldiretti da parte sua, oltre a sottolineare come il 54% degli italiani si dica contrario a trovare locuste e grilli a tavola, mentre è indifferente il 24% dei nostri connazionali, favorevole solo il 16% e non risponde il 6%, secondo l’indagine Ixe,  solleva interrogativi di carattere sanitario e salutistico “ai quali è necessario dare risposte, facendo chiarezza – sottolinea l’associazione – sui metodi di produzione e sulla stessa provenienza e tracciabilità considerato che la maggior parte dei nuovi prodotti proviene da Paesi extra Ue, come la Cina o la Thailandia, da anni ai vertici delle classifiche per numero di allarmi alimentari”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top