skip to Main Content

A Napoli stravincono PD ed M5S. Chi è il primo cittadino Gaetano Manfredi

Chi è Gaetano Manfredi

L’ex ministro del Conte bis, sorretto da una inedita alleanza giallorossa, andrà a occupare la poltrona che fu di Luigi De Magistris. Chi è Gaetano Manfredi

Gaetano Manfredi, ex ministro dell’Università e della Ricerca del governo Conte bis, è stato all’altezza dei sondaggi, che da subito lo hanno dato vincitore con forte distacco sul candidato del centrodestra, Catello Maresca. Nessuno si aspettava però un risultato simile, anche per la presenza di Antonio Bassolino, che rischiava di fare operazione di disturbo.

 

 

CHI È GAETANO MANFREDI

Gaetano Manfredi è nato in provincia di Napoli nel 1964. Sognava di fare il giornalista ma si è laureato in ingegneria all’Università Federico II di Napoli e nello stesso ateneo è stato prima docente e poi rettore – incarico che ha ricoperto dal 2014 fino alla nomina a Ministro all’inizio del gennaio 2020 durante il governo Conte bis. Nel 2015 è diventato presidente della Conferenza dei rettori delle università italiane (Crui).

Quello di Ministro è stato il suo primo incarico politico, suo fratello Massimiliano Manfredi, invece, è stato eletto alla Camera con il Pd dal 2013 al 2018.

“Varerò una giunta tecnico-politica di alto livello, serve competenza e politica […] perché serve il progetto ma anche buoni esecutori”, prometteva Manfredi durante la campagna elettorale.

“In giunta ci sarà una significativa presenza di donne che sono molto concrete. Ma ci saranno – ha aggiunto l’ex Ministro – oltre agli assessori anche delegati su temi specifici, tecnici di livello per progettare lo sviluppo integrato di periferie e Città Metropolitana”.

IL LAVORO

A preoccupare maggiormente Manfredi sono l’economia e il lavoro per una Napoli “impoverita e con dati drammatici rispetto a quelli nazionali”.

“Siamo in una fase di trasformazione del Paese con l’uscita dalla pandemia. C’è l’opportunità del Pnrr che Napoli deve saper cogliere diventando aperta alle imprese, con politiche che attraggano investimenti”, ha detto il candidato presentando il suo programma al Circolo Politecnico di Napoli.

NAPOLI POLICENTRICA VS CITTÀ A 15 MINUTI

“Serve una città che funzioni meglio. Nei primi 100 giorni bisogna far ripartire il Comune. Spendere i soldi che già abbiamo e poi trovare i soldi di cui abbiamo bisogno. Servono i servizi. Venire a Napoli, sulla qualità dei servizi, non dovrebbe essere diverso che andare a Milano o a Parigi” afferma Manfredi.

“Si parla tanto delle città ‘a 15 minuti’. Io ho pensato ad una soluzione diversa. Una città policentrica, una città fatta di tanti centri. Con servizi di qualità in ogni quartiere e dare a ogni luogo delle vocazioni”.

PORTO E TRASPORTI

Per Manfredi i trasporti non vanno solamente potenziati ma pensati in un’ottica green: “Quella del trasporto pubblico è una questione che dobbiamo affrontare in modo integrato con l’area metropolitana […] Nell’immediato dobbiamo completare l’anello della Linea 1 e far partire la Linea 6, quindi fare reclutamento subito nell’Anm di personale viaggiante, di macchinisti. Poi c’è la sfida della transizione elettrica del trasporto pubblico”.

“Il Porto – ha poi aggiunto il candidato sindaco – ha un impatto grande sulla città, è una risorsa ma ha bisogno di una visione. Combina la funzione commerciale, quella turistico-crocieristica e quella cantieristica. Quando parliamo di sviluppo, non possiamo non parlare della questione retroporto, che va risolta dopo 20 anni di discussioni. Elettrificare il Porto vuol dire ridurre enormemente l’inquinamento nel centro cittadino”.

ISTRUZIONE

“Dobbiamo usare la leva dell’educazione come strumento per ricostruire la cittadinanza – ha affermato l’ex Ministro – la sfida è per una città più inclusiva. Da dove partiamo? Dall’educazione. Investimenti sulle scuole, sul patto educativo, che veda associazioni, sport, musica, teatro. Si può partire dalle piccole cose: manutenere le scuole, renderle più belle. Manutenere il verde intorno alle scuole così da evitare chiusure, guardare a offerte educative che possano coprire l’intera giornata usando anche le associazioni oltre che il personale scolastico”.

TURISMO

Infine, il turismo che secondo Manfredi non deve essere “mordi e fuggi”. “Napoli non può essere una stazione, smistare i turisti in giro per la regione. Serve un’offerta più ampia, con l’hinterland ma anche con altre città”.

Per rendere Napoli una meta attrattiva, per il candidato sindaco “da un lato dobbiamo migliorare i servizi minimi come spazzamento e svuotamento dei cestini, dall’altro dobbiamo alzare la qualità del turismo perché non possiamo immaginare il centro antico una friggitoria a cielo aperto. E ci vuole l’educazione civica per una città pulita, ma anche su questo lavoreremo, dando l’esempio”.

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Back To Top