Skip to content

Addio ad Alfredo Meocci, ex dg Rai, deputato e giornalista

Scomparso nella notte il giornalista, ex direttore generale della Rai, amministratore locale e deputato. Negli ultimi anni la svolta spirituale. Aveva 71 anni

A 71 anni si è spento Alfredo Meocci, ex direttore generale della Rai e deputato per il Centro Cristiano Democratico. È accaduto oggi alle 2 del mattino, nella casa Nogarè, nei pressi dell’ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, in provincia di Verona, dove il giornalista, manager televisivo e politico era ricoverato da tempo a seguito di un ictus che lo aveva colpito nel novembre 2018 mentre passeggiava a Roma, vicino a Palazzo Chigi. «Mi considero un miracolato: il coccolone ha leso solo gli arti nella parte destra del corpo, lasciandomi intatti il pensiero e la parola. Dopo accidenti simili, di solito ti si spegne il cervello, diventi un tronco», aveva detto al Corriere della Sera, in un’intervista del 2019.

Chi era Alfredo Meocci

Nato a Verona nel 1953, Meocci si è laureato in Pedagogia e ha intrapreso sin da ragazzo la carriera giornalistica entrando in Rai nel 1981. L’anno successivo è stato assunto come redattore nella redazione esteri del TG1, dove successivamente ha ottenuto il ruolo di caposervizio.

I suoi riferimenti nella DC erano Mariano Rumor e Gianni Fontana che ritenne «giusto che un volto veneto si affacciasse al Tg1».

Nel 2005 è stato nominato Direttore Generale della Rai, incarico che lasciò nel 2006 per ragioni di incompatibilità, rimanendo alle dipendenze del direttore generale. In gioventù è stato anche un calciatore, militando nella Primavera del Verona, nel Chievo in serie D, con l’allenatore Nicola Ciccolo, un ex gialloblù che aveva giocato nell’Inter e nella Lazio.

Il virus della politica

Oltre alla carriera giornalistica, Meocci aveva «il virus della politica nel sangue», come ha detto lui stesso nell’intervista del 2019 al Corriere della Sera. «Il nonno di mia madre, Giovanni Battista Angelini, sindaco di Castelnuovo del Garda, nel 1870 divenne deputato del Regno d’Italia. Emilio Fede mi assunse al Tg1 nel 1982. In redazione i miei compagni di banco erano Enrico Mentana e Marco Ravaglioli, genero di Giulio Andreotti».

Alfredo Meocci è stato deputato del Centro Cristiano Democratico dal 1994 al 1996, all’interno della coalizione del Popolo delle libertà, assessore alla Cultura di Verona nei primi anni Novanta e vicesindaco della città nel 2007.

Gli ultimi anni

Dopo l’ictus del 2018, la sua vita è cambiata radicalmente. In carrozzella «Non ti poni più il problema di chi guiderà Forza Italia o di chi dirigerà il Tg1». Quella di essere costretto alla sedie a rotelle, era un’opzione alla quale non aveva mai pensato. «Mai. I “carrozzati” manco li vedevo. Ma non lo vivo come un trauma. Riscopro favole esistenziali. Il mio mito è C’era una volta in America. Ascolto ancora “Amapola”. Il sogno mi aiuta a vivere».

La malattia ha avuto un effetto anche nei confronti dell’approccio alla vita «ho anche incontrato una nuova dimensione spirituale che per me è diventata molto importante – ha confidato al Corriere della Sera -. Oggi ho un rapporto più profondo con la fede, un rapporto meno rituale».

ISCRIVITI ALLA NEWSLETTER
Torna su