Nel flusso di oltre 5.000 proposte alla legge di bilancio iniziano a emergere le prime indiscrezioni sulle centinaia di “emendamenti segnalati”, ossia i testi indicati dai gruppi parlamentari come prioritari. Ecco quali sono e su cosa si concentrano
L’anno scorso erano oltre 4.500, quest’anno gli emendamenti depositati alla commissione Bilancio in Senato sono in tutto 5.742, di cui 1.600 solo dalla maggioranza. Andava perciò fatta una robusta scrematura: sul tavolo ne sono rimasti 1414, divisi in base alla composizione dei gruppi sui quali saranno svolte le istruttorie e le votazioni. Al centrodestra ne spettano i due terzi, per un totale di 238. Non tutti però arriveranno al voto: il primo filtro è già cominciato e prevedrà eliminazione dei doppioni e la valutazione dell’Ufficio di presidenza del Senato.
COSA SONO GLI EMENDAMENTI SEGNALATI
Gli emendamenti segnalati sono quelli destinati ad essere portati avanti. Si tratta di emendamenti che i partiti intendono portare al voto in commissione scegliendoli tra le migliaia di proposte depositate. La “segnalazione” è una decisione politica interna al gruppo, che decide le modifiche considerate prioritarie. Questo metodo permette di concentrare l’attenzione sulle proposte più importanti. Solo chi entrerà in questa lista avrà una reale chance di essere sottoposto al voto ed eventualmente diventare norma.
AFFITTI BREVI E IRAP
Tra le modifiche segnalate spicca la proposta di cancellare l’aumento della cedolare secca sugli affitti brevi — l’incremento ipotizzato fino al 26% — e di riportarla al 15%. Il fresco emendamento della Lega (con Noi Moderati tra i promotori) stima il costo in termini di mancati introiti per lo Stato in 860 milioni, che andrebbero coperti a quel punto con un incremento addizionale dell’aliquota IRAP su banche e assicurazioni, dal +2% già inserito nella bozza al +4% complessivo.
Tra le altre proposte, anche un emendamento della Lega che interverrebbe sul Piano casa Italia per introdurre un piano di affitti agevolati a giovani, giovani coppie, separati e anziani.
FISCO, DIVIDENDI E CONTANTE: LE PROPOSTE DI FRATELLI D’ITALIA
Firmato da Fratelli d’Italia e con la paternità tecnica dell’emendamento attribuita a Matteo Gelmetti, un pacchetto che propone una ricalibratura mirata delle misure fiscali contenute nella bozza di bilancio.
Si chiede di esentare dall’aumento dell’IRAP le holding industriali, le società di gestione dei fondi e le Sicav; per compensare il mancato gettito, l’emendamento prevede invece un incremento dell’IRAP per banche e assicurazioni pari al 2,5% (anziché al 2% finora previsto), con salvaguardie per gli istituti di minori dimensioni.
Sui redditi da capitale, Fratelli d’Italia intende rivedere la disciplina dei dividendi: la soglia per beneficiare del regime agevolato scenderebbe dal 10% al 5% di partecipazione, o alternativamente verrebbe fissata in base a una soglia patrimoniale (2,5 milioni di euro).
Il gruppo propone anche di innalzare la soglia d’uso del contante da 5.000 a 10.000 euro, condizionando la deroga a un’imposta speciale di bollo di 500 euro.
TRANSAZIONI FINANZIARIE E TASSA SUI PACCHI
Fra gli interventi che inciderebbero sui risparmiatori figura un emendamento segnalato da Fratelli d’Italia che prevede un aumento graduale della tassa sulle transazioni finanziarie: dall’attuale 0,2% allo 0,3% nel 2027, allo 0,35% nel 2028 e fino allo 0,4% dal 2029. Sempre Fratelli d’Italia propone inoltre una tassa doganale di 2 euro per ogni pacco in arrivo da Paesi extra-UE con valore dichiarato fino a 150 euro.
L’ORO DI BANKITALIA
“Le riserve auree gestite e detenute dalla Banca d’Italia appartengono allo Stato, in nome del popolo italiano”: recita così l’emendamento a prima firma del capogruppo di FdI al Senato, Lucio Malan. Un’antica battaglia, quella di rendere Bankitalia un mero depositario delle riserve, osteggiata però dai trattati europee e già archiviata nel 2019, quando a proporlo fu la maggioranza M5S-Lega.
Il dato contabile continua però a ingolosire, tanto più che il tema rinverdisce la retorica identitaria. Alla chiusura del 2024 il valore dell’oro riportato nel bilancio di Palazzo Koch ammontava a 197,9 miliardi di euro, in tutto si tratta di 79 milioni di once, pari a 2.452 tonnellate di metallo prezioso, la quarta riserva aurea più grande al mondo dopo la Federal Reserve statunitense, la Bundesbank tedesca e il Fondo Monetario Internazionale.
RIDUZIONE IRPEF E DETASSAZIONI
La Lega mette in campo anche una proposta di detassazione degli aumenti contrattuali: riduzione dell’aliquota Irpef al 5%, comprese addizionali regionali e comunali, ma estesa — nella formulazione del partito — ai percettori con redditi fino a 35.000 euro (la versione già presente in manovra invece prevede la detassazione al 5% solo per aumenti fino a 28.000 euro).
LE PENSIONI: OPZIONE DONNA E LO SCALINO 2027
Il capitolo previdenziale resta molto gettonato. Fratelli d’Italia chiede di non abbandonare Opzione donna (il prepensionamento per alcune categorie di lavoratrici fragili); la Lega spinge invece per l’eliminazione dello scalino previdenziale previsto per il 2027 di 1 mese, che diventerebbe di 3 mesi dal 2028: la proposta della Lega è di mantenere per il 2027 un requisito più favorevole, ossia la soglia di 66 anni e 11 mesi per alcune uscite anticipate.
IL CAPITOLO DELLE MICRO-MISURE
Non mancano, nel mare di emendamenti, le classiche erogazioni minute e mirate a settori molto specifici o ad ambiti locali. Tra queste, la proposta della senatrice di Fratelli d’Italia Vita Maria Nocco e della collega Lavinia Mennuni che chiedono 2,75 milioni per un fondo destinato a sostenere i proprietari di animali d’affezione.
I colleghi di partito Marco Silvestroni e Matteo Gelmetti propongono invece 8 milioni l’anno per un fondo di «Cultura terapeutica e cura sociale» a sostegno di enti locali, terzo settore e associazioni che usano arti e patrimonio culturale come strumenti terapeutici.
Gelmetti e Paolo Marcheschi chiedono anche 3 milioni per la Fondazione Museo di Fotografia Contemporanea di Cinisello Balsamo. Tra gli altri interventi richiesti ci sono anche 100.000 euro per il santuario di Santa Reparata a Buddusò, assunzioni per il Parco nazionale delle Colline metallifere e 15 milioni per le emittenti locali.

