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Amministrative 2021, ecco Regioni e Comuni interessati dallo slittamento

Amministrative 2021

Il governo starebbe pensando di discutere un decreto ad hoc nei prossimi Cdm per rinviare le Amministrative 2021 e le Regionali in Calabria da aprile a ottobre

Il Governo sarebbe ormai a un passo dal rinvio delle elezioni Amministrative 2021 più le regionali calabresi. Una proposta che, malignano al momento ancora silenziosamente dall’opposizione, più che per il virus servirebbe solo a togliere dall’imbarazzo chi partecipa a una compagine di maggioranza così ampia e variegata.

Ma c’è anche da considerare che, con le elezioni, in assenza di luoghi alternativi bisognerà nuovamente richiudere le scuole e dar vita a operazioni di sanificazione straordinarie.

La chiamata elettorale si sarebbe dovuta tenere in una data compresa tra il 15 aprile e il 15 giugno in 1.293 comuni, ma per via della pandemia è invece altamente probabile che tutto slitti al 10 e all’11 ottobre 2021. Il weekend del 24 e del 25 ottobre sarà invece interessato dagli eventuali turni di ballottaggio

AMMINISTRATIVE 2021, RINVIO SEMPRE PIÙ PROBABILE

L’ipotesi di un rinvio a dopo l’estate di tutte le elezioni che si terranno da qui a fine giugno è stata ventilata da fonti certificate, interne all’esecutivo stesso, perciò è data come molto attendibile.
Interessate le Regionali previste in Calabria l’11 aprile, le suppletive di Siena e le amministrative che si terranno in circa 1300 Comuni, di cui 20 capoluoghi di provincia.

Del resto, il Comitato tecnico scientifico ripete da tempo che sarebbe assai rischioso organizzare i tradizionali comizi politici in piena pandemia, presentando un rischio epidemiologico elevato. Al Viminale è stata già terminata l’istruttoria per decretare il rinvio. Per farlo serve un decreto legge ad hoc e si prospetta dunque un Consiglio dei ministri sul tema nelle prossime settimane.

Numerose le amministrazioni da rinnovare in tutta Italia nelle Amministrative 2021: Abruzzo 72 comuni, Basilicata 25 comuni, Calabria 75 comuni, Campania 134 comuni, Emilia-Romagna 47 comuni, Friuli Venezia Giulia 37 comuni, Lazio 97 comuni, Liguria 52 comuni, Lombardia 230 comuni, Marche 29 comuni, Molise 31 comuni, Piemonte 148 comuni, Puglia 53 comuni, Sardegna 101 comuni, Sicilia 36 comuni, Toscana 26 comuni, Trentino-Alto Adige 5 comuni, Umbria 11 comuni, Valle d’Aosta 2 comuni, mentre il Veneto rinnova 82 amministrazioni.

COME SI VOTA SOTTO LA PANDEMIA?

Salvo nuove misure adottate ad hoc, che si voti in primavera o in ottobre, continueranno a valere le disposizioni (o ne saranno introdotte di analoghe) della circolare n. 41 del 20 agosto scorso. Dunque anche al voto bisognerà:

a) evitare, in ogni modo, rischi di aggregazione e di affollamento;
b) assicurare che sia indossata la appropriata mascherina da parte di tutti;
c) garantire la adeguata aerazione negli ambienti al chiuso, favorendo, in ogni caso
possibile, quella naturale

Agli elettori e agli scrutatori dovrà essere assicurato:

– un adeguato distanziamento delle cabine elettorali;
– la predisposizione di dispositivi di distribuzione di detergenti all’ingresso e all’esterno del
seggio;
– la vigilanza sull’obbligo per tutti gli elettori di recarsi al voto muniti di mascherina e di
indossarla nel n’spetto delle normative v1gent1, che ne prescrive l’uso per 1 luoghi al
chiuso accessibili al pubblico;
– la costante raccomandazione dell’utilizzo della mascherina da parte degli scrutatori e dei presidenti di
seggio, dispositivo che deve essere sostituito ogni 4-6 ore

Per le elezioni politiche suppletive, tenuto conto delle caratteristiche antifrode delle relative schede di voto, le stesse dovranno continuare ad essere, invece, consegnate al presidente di seggio o a uno scrutatore da lui delegato. Per tale operazione, è stato comunque previsto l’uso dei guanti da parte del componente del seggio che inserisce la scheda nell’urna.

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