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La strategia anti-contraffazione del governo passa anche per la Blockchain

Amazon Made In Italy

Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Dario Galli ha confermato che si stanno individuando e raccogliendo iniziative già esistenti a livello nazionale ed internazionale al fine di valutare l’opportunità di diffonderne l’applicazione

Il governo è al lavoro per combattere la contraffazione e la delocalizzazione delle aziende italiane. Anche impiegando la tecnologia blockchain. Il sottosegretario allo Sviluppo Economico Dario Galli lo ha confermato rispondendo a una interrogazione in commissione Attività produttive alla Camera.

IMPATTO DELL’1-2% SUL PIL IN TERMINI DI MANCATE VENDITE SECONDO L’OCSE

“Il fenomeno della contraffazione riguarda oggi tutti i settori produttivi, altera le regole di funzionamento del mercato concorrenziale, danneggiando le imprese che operano nella legalità, e rappresenta un pericolo per la  sicurezza e la salute dei consumatori – ha sottolineato Galli -. Riguardo, in particolare, al ‘Made in Italy’, voglio evidenziare che l’ultimo rapporto Ocse, uscito a fine giugno, rileva che in Italia il commercio mondiale di beni contraffatti, dalle borse di lusso ai prodotti alimentari, ha un impatto sull’economia pari a circa l’1-2 per cento del Pil in termini di mancate vendite”.

IL VALORE DEI BENI ITALIANI CONTRAFFATTI, VENDUTI NEL MONDO NEL 2013, ERA PARI A OLTRE 35 MILIARDI DI EURO

Il valore dei beni italiani contraffatti, venduti nel mondo nel 2013, era pari a oltre 35 miliardi di euro, il 4,9 per cento delle vendite di prodotti manifatturieri italiani, causando oltre 25 miliardi di mancate vendite, ha ricordato il sottosegretario: “Come già ribadito in altre occasioni, l’impegno del Governo per il futuro è quello di difendere le produzioni italiane, che da sempre sono sinonimo di qualità in ogni parte del mondo, anche contrastando il fenomeno del cosiddetto ‘Italian Sounding’, ovvero dell’utilizzo di denominazioni geografiche, immagini e marchi che evocano l’Italia per promuovere e commercializzare prodotti non riconducibili al nostro Paese – ha ammesso il sottosegretario – . Il tutto, anche attraverso la definizione di politiche di sensibilizzazione, azioni strategiche ed interventi finalizzati ad innalzare la consapevolezza dei consumatori e delle imprese sui richiamati danni derivanti dalle violazioni dei diritti di Proprietà Industriale, attraverso campagne di comunicazione ed attività di formazione/informazione rivolte a diversi target”.

VALUTIAMO OPPORTUNITÀ DI IMPIEGARE TECNOLOGIA BLOCKCHAIN NELL’AMBITO DELLA LOTTA ALLA CONTRAFFAZIONE

“Nell’ambito della fornitura di servizi alle imprese, finalizzati a dotare soprattutto le piccole e medie imprese di strumenti atti a tutelare i propri asset intangibili, segnalo che è stato reso operativo uno ‘sportello’ di assistenza gratuita alle medesime, per supportarle nell’individuazione delle soluzioni tecnologiche, anche di tracciabilità, più adeguate alla prevenzione – ha ricordato Galli -. A tal riguardo, in coerenza con il lavoro del gruppo di esperti presieduto dal Ministro dello Sviluppo economico, si intende contribuire alla Strategia Nazionale Blockchain, individuando e raccogliendo iniziative già esistenti a livello nazionale ed internazionale di impiego della tecnologia blockchain nell’ambito della lotta alla contraffazione, al fine di valutare l’opportunità di diffonderne l’applicazione”. Nel decreto semplificazione approvato dal cdm, uno dei collegati alla prossima manovra, è previsto infatti un fondo riservato al finanziamento di progetti pilota che, con l’utilizzo di blockchain e intelligenza artificiale, si dedicheranno alla certificazione dei prodotti Made in Italy.

NUMEROSI INTERVENTI FINALIZZATI A TUTELARE ANCHE LE INDICAZIONI GEOGRAFICHE

“Sul sito del Ministero, sono a disposizione degli utenti alcuni servizi tra i quali si segnala la Linea diretta anticontraffazione che riceve segnalazioni da parte di cittadini relative a violazioni di diritti di proprietà industriale, anche grazie ad una App che consente di inviare foto delle merci contraffatte – ha aggiunto il sottosegretario -. Inoltre, informo che a livello comunitario, il Ministero partecipa all’Osservatorio sulla violazione dei diritti di proprietà industriale presso l’European Union Intellectual Property Office (EUIPO), mentre a livello nazionale si sottolinea la funzione strategica di coordinamento del MISE nell’ambito del Consiglio Nazionale Anticontraffazione (CNAC). Peraltro, già dal mese di novembre 2018 il Consiglio lavorerà per adottare il Piano Strategico Nazionale Anticontraffazione per il prossimo biennio”. Per quanto concerne le indicazioni geografiche di provenienza, si rappresenta che, nell’ambito del Piano Strategico Nazionale del Consiglio Nazionale Anticontraffazione 2017-2018, “vi sono stati numerosi interventi finalizzati a tutelare le indicazioni geografiche, fra i quali la sottoscrizione, da parte dell’Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari (MIPAAFT), di accordi con i più grandi player mondiali dell’e-commerce (quali eBay, Amazon e Alibaba) finalizzati alla tutela dei consumatori e degli operatori dai fenomeni di contraffazione attraverso la verifica delle informazioni fornite sui siti web nella promozione di prodotti DOP e IGP italiani (a febbraio 2018, risultavano circa 2.275 commercializzati sul web, di cui 615 rimossi in quanto risultati ingannevoli)”.

IL GOVERNO SI STA IMPEGNANDO ANCHE NEL COMBATTERE LA DELOCALIZZAZIONE DELLE AZIENDE ITALIANE

Il Governo si sta impegnando anche nel combattere la delocalizzazione delle Aziende italiane, come dimostra l’entrata in vigore del decreto-legge n. 87 del 2018 (cosiddetto Decreto Dignità), consapevole del fatto che gran parte dei rischi legati alla contraffazione derivano dallo spostamento della produzione di prodotti italiani all’estero”, ha concluso Galli.

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