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App IO, come procede il progetto della PA per i servizi pubblici

 Come procede la sperimentazione della app IO nella pubblica amministrazione. Ecco i prossimi step del progetto IO

Già definite le prossime tappe della sperimentazione della app IO nella pubblica amministrazione: a partire dalla primavera verrà rilasciata una fase di closed-beta, un test su invito che coinvolgerà qualche migliaio di cittadini in tutta Italia, selezionati come beta tester dagli enti che partecipano alla sperimentazione, tra cui i Comuni di Milano, Palermo, Brescia, Cagliari, Cesena, Valsamoggia, Ripalta Cremasca e agenzie centrali come ACI e Agenzia delle Entrate-Riscossione e che permetterà di interagire con servizi reali, effettuando operazioni e pagamenti validi a tutti gli effetti.

IL RUOLO DEL TEAM DIGITALE

A delineare i prossimi passi del Progetto IO è stato il Team per la Trasformazione Digitale.

COME FUNZIONA LA APP IO

La app punta a sfruttare le potenzialità di alcune piattaforme abilitanti (SPID, pagoPA, ANPR), il nuovo modello di interoperabilità tramite API, gli strumenti e le linee guide delle community di Designers Italia e Developers Italia, “per offrire ai cittadini una app semplice da utilizzare sul proprio smartphone, dove far convergere progressivamente tutti i servizi pubblici”, ha scritto Matteo de Santi, chief product & design officer del Team per la Trasformazione Digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

LE PRIME MOSSE

Dopo la visione delineata dall’ex Commissario Straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale Diego Piacentini nel post Anna e il progetto IO e una prima fase di test nell’estate 2018, a novembre è stata installata sugli smartphone di 100 partecipanti per un periodo di 15 giorni una demo funzionante dell’applicazione (in gergo una versione alpha). «Abbiamo coinvolto 38 parlamentari, insieme ad una sessantina di altre persone selezionate dal Team Digitale tra collaboratori ed esponenti degli enti interessati dalla sperimentazione», continua Matteo de Santi.

IL POST DI DE SANTI

Nel post sul blog vengono quindi delineati i prossimi passi della sperimentazione della app: “a partire dalla primavera verrà rilasciata una fase di closed-beta, un test su invito che coinvolgerà qualche migliaio di cittadini in tutta Italia, selezionati come beta tester dagli enti che partecipano alla sperimentazione, tra cui i Comuni di Milano, Palermo, Brescia, Cagliari, Cesena, Valsamoggia, Ripalta Cremasca e agenzie centrali come ACI e Agenzia delle Entrate-Riscossione e che permetterà di interagire con servizi reali, effettuando operazioni e pagamenti validi a tutti gli effetti. Terminata questa fase, sarà rilasciata una prima release pubblica entro la fine del 2019. Disponibile nelle versioni Android e iOS, la app sarà promossa solo nei territori in cui l’adesione degli enti locali avrà già permesso la disponibilità di un ampio numero di servizi integrati all’interno”

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