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Arcuri sotto sfratto? Cosa sta succedendo nel governo

Arcuri Reithera Corte Dei Conti

Dalle conferenze stampa agli studi televisivi per le interviste, l’onnipresente commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, adesso non si vede quasi più. Che fine ha fatto? E chi vuole la sua testa?

Gli attacchi al commissario straordinario per l’emergenza Covid, Domenico Arcuri, adesso non arrivano più solo dall’opposizione (vecchia o nuova che sia) ma anche dalla maggioranza stessa, da quando Lega e Forza Italia sono al governo. Quanto andrà ancora avanti l’incarico del commissario?

CHI VUOLE LICENZIARE ARCURI

Il leader della Lega, Matteo Salvini, prima del Consiglio dei ministri previsto oggi per stabilire le nuove misure anti Covid, si è scagliato contro Arcuri dichiarando ad Affaritaliani: “Mi aspetto un piano vaccinale serio e rapido, con il licenziamento di Arcuri che ha fallito, e un progressivo ritorno alla vita, con la riapertura nelle prossime settimane di tante attività”.

La Lega però non è tutta sulla stessa lunghezza d’onda e il ministro per lo Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti, non porterà avanti questa battaglia – o almeno, non nel Cdm di oggi.

Leggi anche: Covid, gli errori sul piano vaccini del commissario Arcuri

Giorgia Meloni, unica voce dell’opposizione, intanto ha depositato alla Camera un’interrogazione per denunciare “inefficienze e zone d’ombra” nel lavoro del commissario straordinario e ne ha chiesto la rimozione.

I DUBBI DI COTTARELLI

Anche l’economista Carlo Cottarelli su Twitter ha scritto: “Molti si aspettano la sostituzione di Arcuri. Non giudico il suo operato come Commissario (ci pensano altri) ma è assurdo che un compito così delicato sia affidato a chi è anche AD di Invitalia. Non è possibile far bene due lavori così impegnativi. O l’uno o l’altro”. Pensiero che accomuna molti sia a destra che a sinistra.

IL SILENZIO DI ARCURI

Arcuri, che non ha mai perso occasione per rispondere agli attacchi rivolti a lui e al suo lavoro, ha scelto questa volta di mantenere un low profile. Basta dichiarazioni e interviste, solo una pila di dossier su quanto fatto finora dalla sua struttura recapitata al presidente del Consiglio Mario Draghi, in attesa di incontrarlo di persona.

LA SCADENZA DELL’INCARICO AFFIDATO AD ARCURI

L’incarico di Arcuri, iniziato il 18 marzo 2020, non era previsto che decadesse con la fine del governo bensì con la scadenza dello stato di emergenza (attualmente fissata per il 30 aprile) e delle relative eventuali proroghe (che molto probabilmente ci saranno).

E qui il Corriere della Sera fa però notare che “nel decreto legge Milleproroghe, approvato dal governo Conte 2 e ancora in Parlamento per la conversione, ci sono due righe che potrebbero riguardare anche lui” in cui si legge che le proroghe “comunque non possono andare oltre il 31 marzo 2021”. Quindi fine marzo o fine aprile? Ai posteri l’ardua sentenza.

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