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Assunzioni Asl Taranto: la manovra elettorale di Emiliano per le regionali in Puglia

Asl Taranto Emiliano

200 operatori precari del Cup e dei sevizi informatici nella Asl di Taranto sono stati assunti a tempo indeterminato, alla presenza di Michele Emiliano e di alcuni candidati al Consiglio regionale – a meno di una settimana dalle elezioni regionali in Puglia. E Fitto ne approfitta

Circa 200 lavoratori precari del Cup (Centro unico di prenotazione) e dei servizi informatici di Taranto hanno sottoscritto i contratti a tempo indeterminato con la società ‘in house’ Sanità service. Alla sottoscrizione dei contratti erano presenti il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano e l’assessore regionale allo Sviluppo economico Mino Borraccino. Il vice coordinatore regionale della Lega, Gianfranco Chiarelli, in una nota contesta che “ciò sia avvenuto a una settimana dal voto” con la sottoscrizione dei contratti “aggirando i concorsi”. Per l’assessore Borraccino, invece, “dietro a questo risultato, ci sono stati mesi e mesi di lavoro e di grande impegno. Cancelliamo, con questa firma, il precariato e le incertezze occupazionali per questi lavoratori che oggi possono guardare con maggiore fiducia e serenità al loro futuro. Intendiamo proseguire su questa strada per internalizzare anche i lavoratori impegnati in altri importanti servizi in tutte le Asl della Puglia”.

LA REAZIONE DELLA LEGA

“Il fatto grave”, ha dichiarato Chiarelli, “è che accanto a Emiliano, a consegnare le pergamene del posto fisso ci saranno anche i suoi consiglieri e assessori regionali ricandidati, che da giorni si vantano di queste internalizzazioni per racimolare voti. Addirittura alcuni di loro hanno organizzato incontri elettorali con i neoassunti accreditandosi il lavoro fatto per internalizzarli. Tutto pubblicizzato dagli stessi candidati su Facebook, come se tutto questo fosse normale”. Chiarelli ha poi aggiunto: “Se una cosa del genere l’avesse, non dico fatta, ma anche solo pensata il centrodestra sarebbe certamente intervenuta la Magistratura. Non dopo le elezioni, come con le sponsorizzazioni delle primarie di Emiliano, o rinviando sine die processi che forse a qualcuno avrebbero impedito la candidatura, ma immediatamente, intervenendo sull’esito delle elezioni. Noi della Lega non aspetteremo la magistratura per deplorare questo squallido modo di fare politica. Per questo la Lega non parla solo agli amici degli amici, ma si rivolge a tutti i cittadini e ai pugliesi che vogliono cambiare questo modo di fare dopo 15 anni di malgoverno del centrosinistra”.

LE PROMESSE DI FITTO

Approfitta di questa vicenda Raffaele Fitto, che si contenderà con Emiliano e con Laricchia (M5S) il voto alle regionali del 20 e 21 settembre. Fitto, dopo aver incassato la fiducia della Meloni, di Salvini, Tajani e Cesa, potendo quindi contare sul sostegno unitario del centrodestra, si è recato a Bari sabato scorso per la manifestazione unitaria al molo San Nicola e ha iniziato con la manifestazioni di ieri, 14 settembre, l’ultima settimana della campagna elettorale per presentare il programma “per cambiare la Puglia”, e lo ha fatto attaccando frontalmente Emiliano. Fitto ha promesso: “smonterò pezzo dopo pezzo la giostra di Emiliano. Questo non è il mio programma. Ma il programma dei pugliesi! Quelli veri, in carne e ossa. Quelli che ho incontrato percorrendo migliaia e migliaia di chilometri, quelli che ho guardato negli occhi in centinaia e centinaia di incontri, quelli che mi hanno chiesto di cambiarla questa Puglia che noi amiamo così tanto!”, ha detto Fitto. “Dobbiamo rompere lo schema di potere della sinistra, un meccanismo perverso che non ci porta da nessuna parte. Il nostro programma si poggerà su due gambe, ovvero una diagnosi approfondita su tutto quello che non è accaduto in questi 15 anni perché vi possa essere una lettura attenta di ciò che potrà accadere in futuro e una rivoluzione per modificare l’assetto della Regione”.

FITTO SU MES E SANITÀ

“Non sono favorevole all’utilizzo dei fondi del Mes nella sanità, perché la percentuale di spesa di risorse nazionali dedicata alla sanità e non utilizzata è del 13%, lo dice la Corte dei Conti. Cerchiamo di capire come spendere le risorse che abbiamo e che da molti anni non spendiamo, piuttosto che andare a impelagarci nel Mes, visto che nessun Paese europeo lo ha accettato ci sarà una ragione” ha dichiarato il candidato del centrodestra. “Sfido chiunque a trovare un solo ospedale chiuso da me. Diverso è dire che sono stati chiusi alcuni reparti per aprirne altri. A chiudere gli ospedali sono stati Vendola ed Emiliano. Il Covid lo si sta utilizzando per coprire i problemi della sanità pugliese, penso alla medicina territoriale, ad esempio”.

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