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Aumentare lo stipendio dei sindaci. Fa discutere la proposta del sindaco di Bologna

Sindaci

Sostegno bipartisan alla proposta del primo cittadino di Bologna di alzare l’indennità dei sindaci, soprattutto di quelli dei piccoli centri. Ma quanto guadagnano?

A suonare la carica è stato il primo cittadino di Bologna, Virginio Merola: gli stipendi dei sindaci dei piccoli Comuni sono “una vergogna” e bisogna aumentarli. Merola ha pure organizzato una riunione per il prossimo 26 ottobre con l’ex ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio e i parlamentari del Pd così da far nascere un movimento per le città “che porti a Roma tali istanze”. Un’opinione, quella di Merola, che trova sostegno bipartisan in Parlamento e che, all’indomani del taglio del numero di deputati e senatori, è osteggiata solo dal Movimento Cinque Stelle.

COS’HA DETTO IL SINDACO DI BOLOGNA

In un’intervista al Corriere della Sera, pochi giorni fa, Merola è stato chiaro: “Non è più possibile andare avanti così, c’è un tema di dignità di chi si trova a ricoprire un incarico pubblico e c’è anche un tema di agibilità politica”. Secondo il primo cittadino della città felsinea “di questo passo non si troverà più nessuno che si prende l’impegno di guidare un piccolo Comune”.

Merola, che è d’accordo con il taglio del numero dei parlamentari, crede però che “bisogna ripensare l’intero sistema istituzionale: trovo assurdo ad esempio che i sindaci delle città metropolitane non possano avere assessori”. Il problema comunque, ripete, “riguarda soprattutto i più piccoli: più sei vicino ai cittadini e meno vieni pagato. Bisogna fare il contrario: irrobustire proprio quelli che sono in prima linea”

IL SOSTEGNO IN PARLAMENTO

Il tema però è sentito anche in altre aree politiche visto che due deputati bergamaschi vicini al presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, hanno deciso di presentare un emendamento alla manovra per raddoppiare l’indennità ai primi cittadini. La proposta di Alessandro Sorte e Stefano Benigni, ex Forza Italia, è rivolta in particolare ai sindaci dei piccoli centri che “guadagnano 500 euro al mese o comunque hanno indennità inadeguate”. Il rischio, avvertono, “è che la politica diventi possibile solo per i ricchi”.

Anche la Lega è d’accordo con la proposta lanciata da Merola ed è pronta a portare in Parlamento proposte ad hoc. In particolare il deputato Jacopo Morrone sta preparando un ddl dedicato agli amministratori dei centri sotto i 15mila abitanti. Attualmente esiste già — ma è ferma da mesi — una proposta di legge, primo firmatario il deputato Pd Serse Soverini, per alzare le indennità dei sindaci dei Comuni tra 1.000 e 3.000 abitanti

MA QUANTO GUADAGNANO I SINDACI?

A stabilire l’entità dello stipendio dei primi cittadini è stato il decreto 4 aprile 2000 n.119 che applica la legge Bassanini. Convertite poi in euro, le spettanze lorde — disponibili sul sito dell’Anci — sono le seguenti:

1.291,14 euro per i centri fino a 1.000 abitanti;

1.446,08 euro per i centri da 1.001 a 3.000 abitanti;

2.169,12 euro per i centri da 3.001 a 5.000 abitanti;

2.788,87 euro per i centri da 5.001 a 10mila abitanti;

3.098,74 euro per i centri da 10.001 a 30mila abitanti;

3.460,26 per i centri da 30.001 a 50mila abitanti;

4.131,66 euro per i centri da 50.001 a 100mila abitanti;

5.009,63 euro per i centri da 100.001 a 250mila abitanti;

5.784,32 euro per i centri da 250.001 a 500mila abitanti

7.798,50 euro per i centri oltre i 500mila abitanti

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