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Bar e ristoranti, Cig e blocco licenziamenti: le ipotesi sul DL Ristori in arrivo oggi

Crisi

Previsto per oggi l’annuncio delle misure del DL Ristori. Si ipotizza prolungamento Cig e aiuti per le attività costrette a chiudere dal nuovo Dpcm. Chi può richiederlo e come fare per riceverlo

Nella giornata di oggi il governo si prepara a varare il DL Ristori per dare un aiuto economico immediato ai settori costretti di nuovo a chiudere, o quasi, a causa della seconda ondata di Covid-19. Secondo quanto annunciato dal presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, in diretta tv domenica, l’obiettivo è quello di inviarlo oggi stesso in Gazzetta ufficiale.

COME RICHIEDERE GLI AIUTI

Per non ricorrere a un nuovo scostamento di bilancio, il governo ha a disposizione circa 5 miliardi di euro che si trasformerebbero in contributi a fondo perduto erogati dall’Agenzia delle Entrate con bonifico automatico sul conto corrente entro la metà di novembre – come previsto per il DL Rilancio – per chi ha o aveva già fatto domanda. Chi poteva ma non l’ha chiesto, o chi superava il limite di 5 milioni di fatturato, dovrà presentare apposita domanda.

CHI RICEVERÀ GLI AIUTI

Secondo quanto riportato da Agi, tra ristoranti, gelaterie, bar, pasticcerie, catering, centri termali, attività legate a feste e cerimonie, attività sportive e stabilimenti termali sono oltre 325 mila le imprese con fatturato fino a 5 milioni di euro e codice Ateco che rientrano nelle categorie messe in pausa dal Dpcm firmato domenica scorsa e che riceveranno il nuovo contributo a fondo perduto. Di questi, 91.625 sono i nuovi beneficiari che si aggiungono alle 234.065 imprese che hanno già ricevuto il ristoro previsto dal DL Rilancio.

ATTIVITÀ CHIUSE O SEMI-CHIUSE

Il governo punta ad aumentare l’entità dei rimborsi rispetto a quelli erogati precedentemente. Il contributo economico, previsto dal DL Ristori, potrebbe infatti in alcuni casi arrivare a raddoppiare, rispetto a quanto già ricevuto in estate dopo il lockdown, per chi dovrà tenere la propria attività chiusa del tutto – secondo quanto dichiarato dalla viceministro dell’Economia, Laura Castelli. “Ci sarà una differenziazione tra chi terrà aperto fino alle 18 e chi sarà bloccato h24”, ha aggiunto il viceministro Antonio Misiani. Per le imprese ci sarà anche un nuovo credito d’imposta sugli affitti per i mesi di ottobre e novembre e la cancellazione della seconda rata dell’Imu del 16 dicembre.

CASSA INTEGRAZIONE E BLOCCO LICENZIAMENTI

Si prevedono ristori a fondo perduto e proroga della cassa integrazione Covid (Cig) fino alla fine dell’anno. Il governo vorrebbe avviare un provvedimento unico che contenga anche il rifinanziamento della prima parte di Cig per garantire la copertura alle aziende che finiranno il sussidio a metà novembre. Si starebbe valutando se prorogare la Cig di 6 settimane per arrivare a fine anno o di 10 settimane per arrivare al 31 gennaio. Il prolungamento della Cig è però legato al blocco dei licenziamenti, tema che sarà oggetto del confronto in programma domani tra il premier Conte e i leader di Cgil, Cisl e Uil.

TURISMO, SPETTACOLO E FAMIGLIE

Altri 500 milioni dovrebbero servire per finanziare le indennità in favore dei lavoratori stagionali dello spettacolo, del turismo e i lavoratori intermittenti dello sport. Tra le possibilità in esame, infatti, anche quella di estendere il contributo a fondo perduto a categorie come quelle del settore turistico-alberghiero, toccate dalle nuove chiusure – con l’opzione di dirottare i fondi avanzati dal bonus vacanze. Per le famiglie che non avranno accesso a nessuna di queste misure, sarà erogata un’altra mensilità del reddito di emergenza.

FORZE DELL’ORDINE

Infine, per intensificare i controlli nella fase di coprifuoco, che durerà fino al 24 novembre, il governo avrebbe deciso di destinare 60 milioni alle forze dell’ordine.

SURE

La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, intanto, ha annunciato l’arrivo dei primi 10 miliardi del fondo Sure proprio per coprire le spese per gli ammortizzatori e la protezione dei posti di lavoro.

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