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Barbara Floridia, insegnante per scelta, candidata M5S per necessità alla Regione Siciliana

BARBARA FLORIDIA

Barbara Floridia è candidata dal M5S alle primarie del campo progressista per le Regionali siciliane. Sfiderà Caterina Chinnici e Claudio Fava

La senatrice Barbara Floridia è la candidata del M5S alle primarie del campo progressista per le Regionali in Sicilia. La sottosegretaria al ministero della pubblica istruzione sfiderà i candidati Caterina Chinnici e Claudio Fava, già in campo da tempo, nel voto, che si svolgerà online e presso i gazebo, del prossimo 23 luglio. “Sono davvero onorata di rappresentare il M5S alle primarie in Sicilia per diversi motivi — ha detto la senatrice —. Ma uno su tutti, voglio scriverlo: la Sicilia non è solo una regione, la mia regione, una bella regione. La Sicilia è la ‘ragione’. La ragione per cui abbiamo scelto di fare politica, la ragione che ci spinge a credere, la ragione per cui non molleremo mai”

CHI È BARBARA FLORIDIA

 Senatrice, 45enne messinese, sottosegretaria all’Istruzione e insegnate. La neo candidata alle primarie per la Regione Siciliana sul suo sito scrive “Sono cresciuta a Venetico, un paesino della costa tirrenica affacciato sul mare che amo molto e dove, dopo anni trascorsi in giro per l’Italia, tra Roma, Bologna, Vicenza e Palermo, prima o poi spero di tornare definitivamente”. Proverà a riavvicinarsi alla sua terra se le elezioni dovessero dare un esito favorevole.

INSEGNANTE PER SCELTA

Barbara Floridia si è laureata presso l’Università degli Studi di Messina, nel marzo del 2000, con 110 e lode con una tesi sulle Villae Rusticae in Dacia e Dobrugia, elaborata e scritta a Cluj Napoca in Romania. La senatrice Floridia inizia immediatamente la carriera da insegnante, scelta che rivendica con orgoglio. “Ho scelto di insegnare, non è stato un ripiego, e lo scelgo ogni giorno – scrive la candidata alle primarie -. Sono docente di italiano e latino e non ho mai accettato compromessi (come insegnare senza retribuzione nelle scuole private, né, per restare vicino casa, ho accettato di insegnare sostegno non sentendomi all’altezza di un compito tanto delicato e importante). Per entrare di ruolo il prima possibile sono emigrata al Nord, dove, benché se ne dica, da meridionale mi sono trovata benissimo”. Nel 2007è diventata una docente di ruolo.

LA CARRIERA POLITICA  DI BARBARA FLORIDIA

La senatrice ha ottenuto la ribalta nel 2015 quando, con un video stile Love Actually, ha attaccato la riforma della scuola del governo di Matteo Renzi. Successivamente ha aderito al M5s ed è stata candidata sindaca alle comunali di Venetico del 2017, arrivando solo quarta con 422 voti. Nel 2018 venne candidata ed eletta in Senato per via della defezione di Ornella Bertorotta, ritirata poiché indagata per tentata concussione. 

BARBARA FLORIDIA: LA SCELTA DI GIUSEPPE CONTE

Barbara Floridia è stata scelta direttamente dall’ex premier Giuseppe Conte su delega dei parlamentari siciliani. Le preferenze del capo del Movimento sono ricadute sulla senatrice in una rosa di nomi composta anche dall’attuale capogruppo all’Assemblea regionale siciliana Nuccio Di Paola e dal deputato regionale Luigi Sunseri. Conte in questo modo prova a tenere insieme le varie anime grilline in Sicilia.

IL PASSO INDIETRO DI CANCELLIERI

Il candidato “naturale” sarebbe stato il sottosegretario alle infrastrutture Giancarlo Cancelleri, già candidato in passato altre due volte alla presidenza della Regione Siciliana. In un vertice online tra i portavoce siciliani 5 Stelle e Giuseppe Conte, Cancellieri ha dichiarato di rinunciare all’ipotesi di candidatura, scelta seguita dai ringraziamenti e le belle parole di Giuseppe Conte. La decisione di Cancellieri non è arrivata motu proprio ma è stata “incoraggiata” dalla rigida presa di posizione di Beppe Grillo, che ha imposto il suo “no” al terzo mandato, rivendicando l’affermazione di uno dei principii cardine del Movimento, per il rinnovamento della classe dirigente.

IL FERMO “NO” DI GRILLO ALLA DEROGA AI DUE MANDATI

Impossibile non pensare a quanto lo strappo di Luigi Di Maio abbia pesato sull’irrigidimento di Grillo. Cancellieri ha lavorato fino all’ultimo per ottenere una deroga da Grillo, il siciliano aveva anche l’appoggio di Giuseppe Conte ma il garante dei Cinque Stelle si è rivelato inamovibile. “La discussione a Roma è diventata a tratti paradossale”, ha esordito così Cancellieri in una conferenza stampa convocata poco dopo la decisione del passo indietro.

CANCELLIERI A UN PASSO DA DI MAIO?

Il sottosegretario giovedì mattina a Palazzo dei Normanni, ha convocato una conferenza stampa per spiegare le ragioni del suo ritiro. “Non si è parlato di fare una riflessione serena sul limite ai due mandati – ha detto Cancellieri -: questa discussione è andata a finire completamente sopra di me. Non me la sono sentita, infine, di diventare il pomo di discussione di una vicenda che va, invece, affrontata con serietà”. Il M5S in Sicilia ha già perso Francesco D’Uva, unico siciliano nel comitato territoriale passato con Di Maio, chissà che non tocchi anche a Cancellieri sebbene, a parole, rassicuri i suoi: “Non esco dal Movimento, perché non esco da casa mia”.

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