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Berlusconi: Salvini e Meloni inadeguati. Ma poi si rimangia tutto

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Berlusconi mette a rischio la tenuta del centrodestra: «Se Draghi va a fare il presidente della Repubblica poi a chi dà l’incarico di fare il nuovo governo: a Salvini, alla Meloni? Ma dai, non scherziamo…» E sulla vicenda di Morisi: «Ha solo il difetto di essere gay»

A ripercorrere la sua lunga carriera politica, dal 1994 a oggi non si contano le volte in cui Silvio Berlusconi, dopo averne detta una delle sue, abbia dichiarato di essere stato “frainteso”. E si sa, il lupo perde il pelo, ma non il vizio, nemmeno a 85 anni, e così anche l’intervista rilasciata alla Stampa l’indomani del suo compleanno è stata prontamente ritrattata da Sua Emittenza. Ennesima gaffe o rude strategia comunicativa per tornare al centro della scena? Impossibile affermarlo con certezza.

Quel che è certo, è che quanto detto dal Cavaliere sarà foriero di conseguenze. Il perché è presto detto: nel colloquio con Massimo Giannini, Berlusconi si lascia andare a esternazioni su Matteo Salvini e Giorgia Meloni potenzialmente dirompenti per la tenuta del centrodestra, coalizione che già scricchiola per via del caos tutto interno alla Lega e per i continui attacchi di FdI al governo in cui siedono gli alleati.

«Senta, siamo sinceri: ma se Draghi va a fare il presidente della Repubblica poi a chi dà l’incarico di fare il nuovo governo? A Salvini? Alla Meloni? Ma dai, non scherziamo…», è questa, di tutto il colloquio, la frase di Berlusconi che rischia di ridisegnare il destino della coalizione. Secondo il Cav «non è solo il centrodestra che è in difficoltà, è tutta la politica italiana che è in confusione totale. Anzi, le dirò di più: lo è tutta la politica internazionale. Guardi quello che sta succedendo in Europa, guardi quello che sta succedendo soprattutto in Germania, dove di fatto non ha vinto nessuno e Scholz pretende di formare il suo nuovo governo. Ma io lo conosco bene il signor Scholz, e le assicuro che è un politico modesto. Troppo modesto per guidare un grande Paese come la Germania, che esce dai sedici anni di Angela Merkel». Poi rivela: «Le confesso una cosa. Poco fa mi ha telefonato l’amico Putin per farmi gli auguri, e gli ho detto esattamente questo: Vladi, non te lo dico per piaggeria, perché mi conosci e sai che sono sempre sincero, ma ormai nel mondo l’unico vero grande leader rimasto sei solo tu. Si è fatto una risata, ma la mia non è una battuta, è la semplice verità».

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