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Ue

Biden ferma Netanyahu, Salvini pensa a Vannacci per l’Ue, 10 dubbi sul Fisco. Le prime pagine

Biden ferma Netanyahu, Salvini risponde a Bossi e pensa a Vannacci per le Europee, la sfida tra Schlein e Conte, i 10 dubbi sul Fisco. Le prime pagine

BIDEN FERMA NETANYAHU

Il secondo tema che occupa le prime pagine dei principali giornali è lo stop di Biden a Netanyahu dopo l’attacco di droni iraniani, intercettati per il 90% da Israele e gli alleati. Da parte sua, il leader israeliano ha detto che “risponderà a tempo debito”, suggerendo che ci sarà una de-escalation, secondo quanto riporta Il Corriere della Sera (“Biden, lo stop a Netanyahu”).

Intanto, il gabinetto di guerra riunito da Netanyahu ha approvato i piani militari contro l’Iran, sebbene non specifichi tempi e modalità, fa sapere La repubblica (“Israele prepara la risposta”). “Costruiremo una coalizione regionale ed esigeremo un prezzo nel modo e nel momento che ci conviene” ha detto il ministro del Gabinetto di Guerra, Benny Gantz (La Repubblica, “La piccola Nato del Medio Oriente”).

SALVINI RISPONDE A BOSSI E PENSA A VANNACCI

Matteo Salvini replica alle critiche del fondatore della Lega, Umberto Bossi, mentre pensa alla candidatura del generale Vannacci alle Europee. “Con me la Lega è cresciuta”, ha detto il numero uno del partito leghista, secondo quanto riporta il maggiore quotidiano nazionale (“Salvini, replica a Bossi e patto con Vannacci”).

“Matteo Salvini è un leader politico in lotta contro il proprio declino”, scrive Mattera su La Repubblica (“Il gelo di Salvini su Bossi. La Lega ha perso sé stessa”).

Le Europee “rischiano di diventare il capolinea della sua segreteria” scrive Preziosi su Domani (“Lega, per Salvini è aria da resa dei conti”).

SCHLEIN E LA SFIDA CON CONTE

Il segretario del Pd non è riuscito nel proposito di mettere alla porta il potere dei cacicchi, come aveva promesso all’inizio del suo mandato, secondo quanto riporta La Stampa (“Il passo a due di Schlein e Meloni, la sfida con Conte va fuori controllo”). La sfida con il leader del M5S, Giuseppe Conte, non contribuisce a portare acqua al suo mulino, mentre “la sua stessa maggioranza ribolle”.

I 10 DUBBI SUL FISCO

I risultati del concordato preventivo saranno importanti per la prossima manovra perché contribuirà a finanziare la riduzione delle imposte, ma mancano ancora diversi elementi fondamentali, osserva il Sole 24 Ore (“Patto con il Fisco, 10 nodi da sciogliere”). Attualmente ci sono 10 nodi applicativi da risolvere, secondo il quotidiano di Confindustria.

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