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Bonus 200 euro, le novità dall’Inps (ancora nulla per le PIVA)

Inps

La retribuzione nella quale riconoscere il bonus da 200 euro da parte dei datori di lavoro è quella di competenza del mese di luglio 2022. Gli autonomi, invece, dovranno attendere il decreto attuativo, già in ritardo di alcuni giorni

Ormai ci siamo, il bonus 200 euro per i dipendenti dovrebbe arrivare tra luglio e agosto. La misura sarà erogata a tutti coloro che hanno “beneficiato dell’esonero contributivo dello 0,8% nel primo quadrimestre 2022” e hanno “avuto quindi un reddito imponibile mensile massimo di 2.692 euro in uno di questi mesi”, secondo i calcoli del Sole 24 Ore.

CHI HA DIRITTO ALL’ASSEGNO UNA TANTUM

Ha diritto al bonus da 200 euro anche chi è titolare di indennità di disoccupazione: in questo caso non sarà necessario – come per i dipendenti pubblici – presentare alcuna autodichiarazione. Rientrano poi nella platea i pensionati, che riceveranno il bonus da 200 euro, a patto di essere residenti in Italia e avere un reddito personale ai fini Irpef per il 2021 inferiore a 35mila euro.

BONUS DA 200 EURO, COSA DICE L’INPS

L’istituto di previdenza, d’intesa con il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali, ha chiarito che “la retribuzione nella quale riconoscere l’indennità da parte dei datori di lavoro è quella di competenza del mese di luglio 2022”. Questo vuol dire che bisognerà attendere tra il 23 luglio e gli inizi del mese di agosto.

L’Inps ha specificato che la retribuzione nella quale riconoscere l’indennità, “in ragione dell’articolazione dei singoli rapporti di lavoro (ad esempio, part-time ciclici) o della previsione dei contratti nazionali di lavoro, può essere quella erogata nel mese di luglio, seppure di competenza del mese di giugno 2022”.

L’istituto previdenziale ha chiarito che per l’erogazione del bonus il rapporto di lavoro deve sussistere nel mese di luglio 2022. L’Inps ha poi aggiunto che il bonus dovrà essere erogato anche “laddove la retribuzione di competenza risulti azzerata in virtù di eventi tutelati (per esempio, in ragione della sospensione del rapporto di lavoro per ammortizzatori sociali in costanza di rapporto – CIGO/CIGS, FIS o Fondi di solidarietà, CISOA – o congedi)”.

E LE PARTITE IVA?

Nel novero dei beneficiari del bonus da 200 euro anche gli autonomi. L’art. 33 del Decreto Aiuti ha previsto l’istituzione, presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, di un fondo da 500 milioni di euro da ripartire durante il 2022 per le indennità spettanti ad autonomi e professionisti.

BONUS 200 EURO, MANCA IL DECRETO ATTUATIVO

Il nodo però riguarda il fatto che la legge che ha previsto il bonus da 200 euro predisponga un ulteriore decreto, di competenza del ministro del Lavoro, in concerto con quello dell’Economia, col compito di definire “i criteri e le modalità per la concessione dell’indennità”, con relativi criteri di ripartizione delle risorse stanziate. Decreto attuativo che era previsto entro lo scorso 17 giugno dato che il Decreto Aiuti per la sua emanazione stabiliva infatti un limite temporale di 30 giorni “dall’entrata in vigore del decreto stesso”, pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 17 maggio e in vigore dal giorno successivo, mentre finora non si è visto.

Prova a tranquillizzare le PIVA la sottosegretaria al Ministero dell’Economia, Maria Cecilia Guerra: “Sono in via di definizione le modalità di attuazione della corresponsione, tenuto conto delle risorse disponibili stanziate, della misura massima dell’indennità, al fine di assicurare che tutte le richieste siano soddisfatte e che non si determini disparità con la platea degli altri beneficiari”

 

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