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In cosa consiste e a chi è rivolta la ‘Prestazione universale’ dell’Inps

pensioni quota 100

Italia sempre più vecchia: arriva la Prestazione Universale, un assegno da 850 euro per le famiglie che si prendono cura di persone anziane over 80 affette da gravi patologie. 

Una nuova prestazione per le famiglie che si occupano della cura di ultraottantenni con gravi disabilità. A partire da oggi, 2 gennaio, e fino al 31 dicembre 2026, l’Inps, erogherà, in via sperimentale, la “Prestazione Universale”, dedicata a ultraottantenni non autosufficienti e con bisogni assistenziali “gravissimo”.

ITALIA SEMPRE PIÙ VECCHIA: GLI OVER 80 SONO PIÙ DI 4 MILIONI E MEZZO

Il nostro paese è sempre più anziano. Secondo le ultime rilevazioni dell’Istat gli anziani over 80 in Italia sono 4 milioni 554mila individui, e quasi un italiano su 4 ha più di 65 anni.

Una situazione di graduale invecchiamento della popolazione che peggiorerà nei prossimi anni. L’aumento dell’aspettativa di vita non sempre si accompagna a un buono stato di salute e con l’avanzare dell’età crescono anche i bisogni assistenziali che, nel nostro paese, sono spesso a carico delle famiglie (e delle donne), primo erogatore di welfare. Secondo il “Bilancio di welfare delle famiglie italiane” del Cerved le famiglie italiane, nel 2021, hanno speso 136,6 miliardi per prestazioni di welfare, il 17,5% del reddito netto e il 7,8% della ricchezza nazionale. La spesa per l’assistenza agli anziani è stata di 29,4 miliardi di euro.

PER GLI ANZIANI CON PATOLOGIE GRAVI UN ASSEGNO DA 1400 EURO

L’introduzione di una prestazione pensata per i grandi anziani prova a dare una risposta ai mutati bisogni delle famiglie. L’ammontare della Prestazione Universale è di 850 euro e assorbirà le prestazioni fornite dalle ATS (Agenzia di Tutela della Salute) ma si somma all’indennità di accompagnamento, che per quest’anno è stata fissata a 531,75 euro. Inoltre, gli interessati, in sede di domanda devono espressamente optare per il riconoscimento della Prestazione Universale in sostituzione delle altre prestazioni. Tale cifra non concorre alla formazione del reddito a fini fiscali.

I REQUISITI PER AVERE DIRITTO ALLA PRESTAZIONE UNIVERSALE

Per avere diritto alla prestazione sarà necessario disporre di alcuni requisiti:

  • età anagrafica pari o superiore agli 80 anni;
  • un livello di bisogno assistenziale gravissimo, valutato agli atti dalla Commissione medico – legale dell’INPS, anche in base alle indicazioni fornite dalla Commissione Tecnico – Scientifica;
  • un valore dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria ordinario, in corso di validità, non superiore a euro 6.000;
  • la titolarità dell’indennità di accompagnamento (art. 1, comma 1, della legge 11 febbraio 1980, n. 18) che, qualora sospesa non consentirà di vedersi riconosciuta la prestazione.

COME SARÀ EROGATA LA PRESTAZIONE UNIVERSALE

La prestazione universale sarà erogata mensilmente ed sarà composta da una quota fissa monetaria, corrispondente all’indennità di accompagnamento e una quota integrativa, definita «assegno di assistenza», pari ad euro 850 mensili, finalizzata a remunerare o il costo del lavoro di cura e assistenza, svolto da lavoratori domestici con mansioni di assistenza alla persona titolari di regolare  rapporto di lavoro, o all’acquisto di servizi destinati al lavoro di cura e assistenza, forniti da imprese qualificate nel settore dell’assistenza sociale non residenziale, nel rispetto delle specifiche previsioni contenute nella programmazione integrata di livello regionale e locale.

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