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Camera, alla ricerca del nuovo capo dell’ufficio stampa

Lobbying

Il bando per trovare il sostituto di Stefano Menichini come capo ufficio stampa per la Camera scade il 31 gennaio prossimo

È tempo di trovare un nuovo capo ufficio stampa per la Camera dei deputati. Il 31 gennaio prossimo scade il bando – di cui ha dato notizia su Facebook anche il presidente Roberto Fico – per partecipare alla selezione che porterà a trovare il sostituto di Stefano Menichini, alla guida della comunicazione di Montecitorio da fine febbraio 2016. In uscita invece il bando per 50 assistenti parlamentari.

IL BANDO PER IL NUOVO CAPO UFFICIO STAMPA

Per partecipare alla selezione che individuerà il nuovo capo dell’ufficio stampa e responsabile della Comunicazione della Camera dei deputati occorre essere iscritti all’Albo dei giornalisti professionisti, avere “una comprovata esperienza nel settore della comunicazione, con particolare riferimento alla conoscenza dei new media e dei social media”, come si legge in una nota diffusa dalla Camera, e aver “esercitato attività presso testate giornalistiche anche radiotelevisive o online, a diffusione nazionale o presso gli uffici stampa di organi, enti o società di rilievo nazionale”.

Gli interessati dovranno inviare la propria manifestazione di interesse entro le 12 del 31 gennaio 2020 riempiendo il modulo di domanda online disponibile sul sito internet della Camera in cui dovranno dichiarare, sotto la propria responsabilità, il possesso dei requisiti richiesti. Alla domanda i candidati dovranno allegare il curriculum vitae e un’ipotesi di progetto su possibili linee di sviluppo della comunicazione istituzionale. Le manifestazioni di interesse giunte, insieme alla documentazione richiesta, saranno messe a disposizione della Presidenza della Camera, dei membri dell’Ufficio di Presidenza e del Comitato per la Comunicazione e l’informazione esterna.

Il vincitore avrà un contratto di collaborazione a tempo determinato di tipo subordinato con durata biennale, rinnovabile.

LA NOMINA DI MENICHINI

L’attuale capo ufficio stampa della Camera, in scadenza, è Stefano Menichini che è stato nominato a febbraio 2016. L’ex direttore del quotidiano “Europa” è stato scelto tra 270 candidati iniziali da cui era stata selezionata una rosa di 30 poi ridotta a 11 (oltre a Menichini, Francesco Bongarrà, Tullio Camiglieri, Ubaldo Casotto, Luisa Cordova, Claudio Giua, Daniela Hamaui, Vincenzo La Manna, Maddalena Loy, Lucio Palazzo, Guido Romeo, Alessandra Quattrocchi) e infine a 3 (oltre a Menichini, Bongarrà e Camiglieri). “Si è trattato di un buon lavoro – aveva affermato l’allora presidente della Camera Laura Boldrini – per il quale ringrazio i membri del gruppo e tutti i componenti dell’Ufficio di Presidenza che hanno partecipato alle audizioni. È per la Camera un fatto assai positivo che molti giornalisti con curricula significativi e di ampia esperienza si siano proposti per ricoprire un incarico certamente prestigioso, ma non facile in un momento così critico nei rapporti tra cittadini e Istituzioni. La decisione non è stata semplice – ha aggiunto – in quanto tra le persone che sono state audite ve ne erano alcune che hanno dimostrato, sulla base dei loro curricula e durante l’audizione, di essere in possesso delle competenze e dell’esperienza professionale necessaria”.

IL BANDO PER 50 ASSISTENTI PARLAMENTARI

Oltre a un nuovo capo ufficio stampa e della comunicazione, come dicevamo, a Montecitorio si cercano anche 50 assistenti parlamentari. Anche in questo caso Fico ci ha tenuto a darne notizia su Facebook sottolineando che “sarà un concorso rigoroso e trasparente che permetterà di selezionare nuove professionalità per l’amministrazione della Camera dei deputati, nuove energie che contribuiranno al suo funzionamento”. La terza carica dello Stato ha pure aggiunto che “la riunione dell’Ufficio di Presidenza per l’approvazione del bando di concorso per assistenti è stata l’occasione per un confronto sul tema della partecipazione di deputati ai concorsi banditi dalla Camera dei deputati”.

Pare infatti che alcuni deputati della legislatura in corso avrebbero presentato la propria candidatura per il concorso per 30 posti da consigliere parlamentare di cui le prove selettive si svolgeranno a gennaio sollevando un vespaio di polemiche e portando l’Ufficio di Presidenza a intervenire. “L’Ufficio di Presidenza, composto da deputati di tutti i gruppi politici – ha riportato Fico nel suo post -, ha convenuto come sia del tutto inopportuna, se pur formalmente legittima, la partecipazione di deputati a tali concorsi. Auspico quindi che i colleghi che avessero eventualmente presentato domanda di partecipazione ai concorsi già banditi vi rinuncino e che non vi siano candidature di deputati per i concorsi che saranno via via deliberati”.

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