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Campania, cosa prevede l’ordinanza con le nuove restrizioni
De Luca ha firmato nella notte. Da giovedì 11 marzo, e fino a domenica 21 marzo, si dispone la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze. Tutte le nuove restrizioni in vigore in Campania da oggi
È stata firmata a tarda sera l’ordinanza che introduce nuove restrizioni in Campania, fatto, questo, che ha impedito per esempio questa mattina a tutti i campani di rispettarla: sul lungomare di Napoli per esempio si registrava nelle prime ore del giorno il solito via vai di persone, ma non c’erano nemmeno le forze dell’ordine a elevare contravvenzioni.
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Con l’ultima ordinanza, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha difatti introdotto nuove, importanti, limitazioni alla mobilità: da oggi, giovedì 11 marzo, e fino a domenica 21 marzo, si dispone la chiusura al pubblico di parchi urbani, ville comunali, giardini pubblici, lungomari e piazze, “fatta salva la possibilità di accesso e deflusso agli esercizi commerciali aperti e alle abitazioni private”. I luoghi indicati resteranno aperti al pubblico solo nella fascia oraria dalle 7.30 alle 8.30.
LE NUOVE RESTRIZIONI IN VIGORE IN CAMPANIA
“I soggetti competenti garantiscono la chiusura di eventuali porte e varchi di accesso”, si legge nell’ordinanza che sarà pubblicata a breve sul Bollettino ufficiale della Regione Campania. Stop allo svolgimento di fiere e mercati per la vendita al dettaglio, “compresi quelli rionali e settimanali”, anche con riferimento alla vendita di generi alimentari. “Sono esclusi dal divieto – si legge nell’ordinanza – i negozi siti in prossimità o all’interno di aree mercatali, purché provvisti di servizi igienici autonomi, limitatamente alla vendita dei generi alimentari e alle altre attività consentite sul territorio regionale dal Dpcm del 2 marzo 2021”.
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Evitare assembramenti e ricorrere alle percentuali “più alte possibili” di lavoro agile sono le raccomandazioni inserite nell’ordinanza contenente “limitazioni alla mobilità e alle attività dei mercati”. Nell’ordinanza “si raccomanda ancora una volta alla popolazione di evitare assembramenti” e “ai datori di lavoro pubblici e privati il ricorso alle percentuali più alte possibili di modalità di lavoro agile”. “Dall’istruttoria dell’Unità di crisi emerge che, alla data odierna, il rischio di soglie critiche di occupazione dei posti letto in area medica e terapia intensiva disponibili a livello regionale nei prossimi 30 giorni risulta ulteriormente aggravato, rispetto all’ultimo report, superando la probabilità del 50%”, si legge nell’ordinanza.
Nell’ordinanza si ricorda che l’ultimo report previsionale elaborato dal Ministero della Salute, con riferimento alla Campania, “proietta i dati relativi agli indicatori di sorveglianza a valori di Rt pari a 1,76, con intervalli di confidenza 1,65-1,87, con una incidenza di malattia a sette giorni di 285 per 100.000 abitanti, molto al di sopra della media nazionale, pari a 206,9 per 100.000 abitanti e una percentuale di positività pari al 10.9%”.
A tali “gravissimi dati, conseguenti alla crescente diffusione delle varianti del virus sul territorio regionale”, è scritto nell’ordinanza, “si aggiunge l’incremento della mortalità e l’accresciuta necessità di accesso alle cure subintensive ed intensive, che fanno registrare, alla data odierna, pressanti richieste di nuovi accessi alle cure ed un accresciuto livello del grado di cure richieste, in costante ed esponenziale aggravamento anche rispetto all’ultima rilevazione riportata nel Report della Cabina di regia”.