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Caos al Cnel, rischio sospensiva. Slitta il parere sul salario minimo?

Cnel

Parti sociali sul piede di guerra contro le nomine del Cnel di Brunetta. I ricorsi rischiano di far slittare la discussione sul salario minimo

Caos al Cnel guidato da Renato Brunetta, mentre sembra allontanarsi il parere sul salario minimo previsto entro la seconda settimana di ottobre. Nubi giudiziarie si addensano sulle recenti nomine dei rappresentanti delle parti sociali, pubblicate anche in Gazzetta ufficiale.

CGIL E UIL SUL PIEDE DI GUERRA

I sindacati sono sul piede di guerra perché tra i 48 nomi espressione delle categorie produttive, i confederali Cgil, Cisl e Uil hanno perso un componente a testa e i tre posti sono andati a Confsal, Confintesa e Usb. Per questo, nonostante Palazzo Chigi avesse confermato la “reiezione dei ricorsi presentati”, la Uil è pronta per un nuovo round e sta preparando un nuovo ricorso, questa volta al Tar. “La sensazione che abbiamo – ha detto il segretario Pierpaolo Bombardieri – è che nella scelta dei rappresentanti al Cnel si siano un po’ indicati gli amici del governo”. Anche la Cgil sembra voler percorrere la strada della giustizia amministrativa.

LANDINI CONTRO LA CONFSAL DI MARGIOTTA

All’interno del fronte sindacale dunque ancora una volta si sta creando, indirettamente, uno scontro che vede al centro la Confsal, il sindacato autonomo guidato da Raffaele Margiotta che il governo Meloni in questi mesi ha voluto costantemente alle varie riunioni del tavolo con le organizzazioni sindacali. Decisione fortemente contestata in particolare dalla Cgil, preoccupata di vedere spostato a destra il baricentro sindacali. Il segretario Landini più volte negli scorsi mesi si è scagliato contro i sindacati “senza rappresentanza, alcuni firmatari di contratto pirata, che ci troviamo puntualmente di fianco nel corso delle trattative con il governo”.

ANCHE PER CONFINDUSTRIA UN POSTO IN MENO AL CNEL

Per quanto riguarda le imprese, il riassetto del parlamentino del Cnel ha comportato un rappresentante in meno anche per Confindustria, insieme ad Asstra e Uitilitalia. Viale Astronomia valuterà se e come andare avanti. Ha annunciato invece ricorso il direttore generale di Confitarma, Luca Sisto, rappresentativo del comparto dell’industria marittima nazionale, anche loro esclusi. Entra invece Confapi, vicina agli ambienti di centrodestra. Il presidente emerito della  Confederazione italiana della piccola e media industria è Maurizio Casasco, deputato di Forza Italia.

Cambia quindi la geografia della rappresentanza della “casa dei corpi intermedi”. Nella nuova lista Uil e Confsal hanno entrambi due seggi. Confintesa e Usb entrano con un posto ciascuno. La Cgil ha 6 seggi e la Cisl 5. Cinque anche per Confindustria.

VENERDI’ L’INSEDIAMENTO CON MATTARELLA

La bufera sul Consiglio nazionale dell’economia e del lavoro arriva in un momento particolare. Venerdì 22 settembre ci sarà la cerimonia di insediamento della XI consiliatura del Cnel, alla presenza del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Nello stesso giorno è in calendario anche l’incontro dei sindacati a palazzo Chigi, presieduto dal ministro delle Imprese e made in Italy, Adolfo Urso, sugli interventi per calmierare l’inflazione a tutela dei redditi.

RISCHIO SOSPENSIVA CNEL, SALTA IL PARERE SUL SALARIO MINIMO?

La Uil con il ricorso sui rappresentanti delle parti sociali al Cnel chiederà anche la sospensiva del provvedimento. Se il magistrato accoglierà la richiesta inevitabilmente slitterà la discussione sul salario minimo e sul lavoro povero. L’ente guidato da Brunetta, infatti, aveva ricevuto dal governo l’incarico per individuare una proposta condivisa in merito. I tempi erano già stretti, in quanto va prima eletta la nuova Commissione Informazione e Lavoro del Cnel alla quale saranno affidati tutti i dati raccolti nel corso dell’indagine tecnica sul salario minimo. La sospensiva, senza altre novità politiche, darebbe il colpo di grazia all’iter per giungere quanto prima a una proposta governativa da sottoporre al dibattito con le opposizioni.

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