Start Magazine ipotizza un retroscena legato all’entrata di Carlo Toto nel capitale de Il Tempo, il quotidiano di orientamento conservatore diretto da Tommaso Cerno
Carlo Toto, patron della Toto Holding, ha comprato il 40% de Il Tempo Srl, la società che edita l’omonimo quotidiano diretto da Tommaso Cerno e edito dalla famiglia Angelucci, già proprietaria de il Giornale e Libero.
Ecco i dettagli dell’operazione e il perché di questa mossa.
I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
Come racconta Milano Finanza, l’imprenditore abruzzese ha rilevato il 40% de Il Tempo da Editoria Italia, la società del Gruppo Angelucci che opera nel campo editoriale.
L’azienda cui è stata deputata l’operazione è la Toto Holding, capofila del gruppo di sigle specializzate nei vari settori – infrastrutture, rinnovabili, concessioni autostradali attraverso Toto Costruzioni, Infra Engineering, Renexia e Strada dei Parchi – in cui è attivo Carlo Toto.
L’acquisizione delle quote del quotidiano di Cerno segna un’ulteriore diversificazione del gruppo e potrebbe anche avere implicazioni strategiche nel complesso scenario delle relazioni tra editoria e potere politico, considerando l’orientamento conservatore della testata.
PERCHÉ TOTO INVESTE NEL TEMPO: LE IPOTESI DI START MAGAZINE
Come ricostruito da Start Magazine, infatti, la mossa di Toto potrebbe celare strategie più ampie legate alle relazioni con il governo a guida Meloni, considerata anche la crisi strutturale che interessa il settore editoriale ormai da anni.
Ipotesi che acquista rilevanza alla luce di un dossier specifico. Il gruppo Toto, tramite la sua controllata Renexia, ha stretto accordi con la società cinese Ming Yang per l’apertura di una fabbrica di turbine eoliche in Puglia, nei pressi di Taranto.
Questa partnership, pur siglata dal Ministero delle Imprese e apparentemente favorita dal Ministro Adolfo Urso, si scontra con l’orientamento generalmente anti-cinese dell’attuale governo, che ha già esercitato il golden power su Pirelli e deciso di recedere dalla Via della Seta.
Un rapporto commissionato dal Ministero della Difesa tedesco ha in passato evidenziato Ming Yang come un potenziale rischio per la sicurezza nazionale, suggerendo che le turbine cinesi potrebbero essere utilizzate per spionaggio o disattivazione remota, specialmente se situate vicino a infrastrutture sensibili come basi militari (Taranto è un porto cruciale per la Marina italiana).
Sebbene Renexia abbia già fornito turbine per un parco eolico a Taranto nel 2022 e abbia siglato un contratto per un vasto progetto offshore in Sicilia, l’investimento ne Il Tempo potrebbe essere interpretato come un tentativo di mitigare eventuali frizioni o di costruire consenso attorno alle attività del gruppo in un contesto geopolitico delicato.