Cda Rai, candidato avanza proposte per migliorare la selezione

Camillo Ricci presenta alcune proposte per migliorare i criteri di selezione dei candidati al Cda Rai, ma precisa: “La legge attualmente in vigore già consente di scegliere i migliori profili tra quelli che hanno proposto la candidatura”

Individuare criteri certi nella selezione delle candidature, un colloquio conoscitivo, in cui valutare le caratteristiche professionali e chiedere conto della dichiarazione di indipendenza e autonomia e, infine, una graduatoria finale pubblica, che consentirebbe a tutti i cittadini interessarti di valutare l’aderenza delle scelte allo spirito e alla lettera della legge. Sono le tre proposte avanzate da uno dei candidati al Cda Rai, Camillo Ricci, amministratore unico di eprcomunicazione e giornalista professionista, per rinnovare i criteri di selezione per la nomina dei Consiglieri del servizio pubblico.

Le tre proposte sulle nuove regole per la selezione dei candidati al Cda Rai sono contenute in una lettera aperta indirizzate ai presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Maria Elisabetta Alberta Casellati: “la storia del servizio pubblico radiotelevisivo – si legge – è stata purtroppo punteggiata da ricorrenti polemiche circa l’interferenza dei partiti e la conseguente spartizione delle posizioni di vertice e operative. Anche recentemente, in un intervento pubblico lo stesso Presidente della Camera suggeriva la necessità di modificare non solo la legge ma anche la cultura, per evitare che ‘fatta la legge si trovi l’inganno’. Ritengo – scrive Ricci – che non ci sarebbe alcun bisogno di cambiare il quadro di riferimento normativo, perché la legge attualmente in vigore già consente di scegliere i migliori profili tra quelli che hanno proposto la candidatura”.