Incognita FI e vertici FdI azzoppati, dalla Lombardia Salvini tenta la risalita

In questi giorni molti addetti ai lavori stanno guardando con attenzione alle prossime mosse politiche di Matteo Salvini in Lombardia.

La scomparsa di Silvio Berlusconi, l’inchiesta sulla ministra Santanché e le polemiche sul presidente del Senato La Russa rischiano infatti di mettere a dura prova gli equilibri interni di Forza Italia e Fdi a Milano e non solo.

Con i due alleati in difficoltà, a beneficiare di una risalita elettorale in una delle regioni più importanti d’Italia – e storica roccaforte del centrodestra – potrebbe essere proprio la Lega di Salvini.

Forza Italia aveva nel capoluogo lombardo, e in particolare a Villa San Martino, il suo quartier generale mentre da sabato prossimo, con la scontata elezione del vicepremier Tajani come primo presidente del partito post Berlusconi, il baricentro decisionale potrebbe spostarsi a Roma. Tra l’altro proprio Milano e la Lombardia sono stati in questi ultimi mesi i principali terreni di scontro tra le varie anime di FI. L’ex fedelissima del Cav e già coordinatrice regionale Licia Ronzulli era stata spodestata da Alessandro Sorte con il nuovo corso impresso da Marta Fascina, mentre adesso i politici locali si interrogano sulla tenuta e sul futuro dell’attuale asset organizzativo.

In Fratelli d’Italia, invece, i suoi due principali punti di riferimento in Lombardia al momento sono visti come anatre zoppe. In pochi scommettono che Daniela Santanché resisterà ancora a lungo alla guida del ministero del Turismo, ma non dovrebbe avere problemi a mantenere il ruolo di coordinatrice regionale di Fdi, anche se in una posizione di debolezza. Bisognerà piuttosto vedere, sondaggi alla mano, quanto queste ultime vicende intaccheranno il consenso dei due big lombardi di Fratelli d’Italia, considerato che lo stesso La Russa ha proprio in Lombardia il suo principale serbatoio elettorale.

E così, con gli alleati che annaspano, si vede il leader del Carroccio Salvini girare come una trottola a Milano a presenziare a varie iniziative nelle sue vesti di ministro delle Infrastrutture. Come è stato la scorsa settimana quando, con aria trionfante, ha definito una “giornata storica per il trasporto milanese e italiano” l’inaugurazione della tratta della nuova metropolitana M4 tra Linate e San Babila.

A far sorridere Matteo Salvini, a differenza di FdI, sono anche i giudici, visto che proprio oggi è stato confermato il proscioglimento per il governatore lombardo leghista, Attilio Fontana, sul cosiddetto ‘caso camici’. “Il tempo è sempre galantuomo” ha commentato prontamente la Lega sui canali social. Chissà se Salvini confida sul tempo anche per riprendersi lo scettro di primo partito nel centrodestra, almeno in Lombardia.