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Centrodestra spaccato. Bettini e Berlusconi vorrebbero unirsi ma Salvini non ci sta e cala il gelo

Centrodestra Berlusconi

I trasfughi di Forza Italia, l’offerta di Berlusconi al governo che Bettini apprezza e il dietro le quinte che ha portato alla spaccatura del centrodestra

In seguito alle accuse di ‘inciuci’ con il nemico e di pensare ai ‘rimpasti’ di Matteo Salvini a Silvio Berlusconi e al suo partito Forza Italia, tre deputati azzurri hanno lasciato il Cavaliere per passare al Capitano. I trasfughi di FI sono la giornalista e imprenditrice Federica Zanella, l’imprenditore toscano Maurizio Carrara, ma soprattutto, colei che veniva definita dai giornali l’“amazzone di Silvio”, Laura Ravetto. La ex sottosegretaria del ministero per i Rapporti con il Parlamento durante il quarto e ultimo governo Berlusconi si sospetta che si sentisse messa da parte e che, oltre alla delusione nei confronti di FI, – “vivo con disagio l’ammiccamento al Pd e l’apertura al governo” – avesse intuito (come sostengono i forzisti) che per lei sarebbe stato più facile essere rieletta nel Carroccio che in Forza Italia.

FORZA ITALIA BUSSA ALLA PORTA DEL GOVERNO PER OFFRIRE IL PROPRIO AIUTO

A proposito dell’apertura di Forza Italia al governo, Berlusconi, già dalla scorsa settimana, si era fatto avanti per offrire collaborazione nella sfida comune posta dal Covid-19: “Oggi quello che conta è lavorare con il governo che c’è, anche se non è quello che vorremmo. Quello che posso escludere è la nostra partecipazione a un esecutivo con forze politiche incompatibili con noi. Altra cosa è che l’opposizione sia coinvolta. In verità, io ho chiesto più volte che siano invitate a collaborare tutte le migliori energie del Paese, non solo della politica, ma della cultura, dell’impresa, della scienza, del lavoro, in un grande sforzo collettivo per rispondere all’emergenza”.

BETTINI APRE A FORZA ITALIA E IL CENTRODESTRA SI SPACCA

Goffredo Bettini, stratega del Pd e uomo che ha fatto nascere il governo Conte II, nella lettera di domenica scorsa al Corriere della Sera dichiarava che “è giunta l’ora di chiamare al governo le energie migliori e necessarie per competenza forza politica” e per questo “è necessario raccogliere subito il segnale di Forza Italia”. Bettini va avanti facendo chiarezza: “Non si tratta di rinunciare ognuno alla propria identità, bensì di praticare tutte le vie possibili per raccogliere con generosità i contributi delle forze politiche consapevoli e democratiche che sinceramente intendono dare una mano”.

IL PIANO SEGRETO DEL PD (BETTINI)

Come ipotizza Affari Italiani, Bettini potrebbe aver dato la sua benedizione a un’apertura con Forza Italia sia per “rafforzare l’azione dell’esecutivo ‘assolutamente deficitario nella gestione di questa seconda ondata della pandemia’” che per un “tentativo di strappare definitivamente Silvio Berlusconi da Salvini e Meloni in modo da dare il colpo di grazia ai sovranisti italiani dopo la sconfitta di Donald Trump in America, spaccando il centrodestra e isolando i due potenziali ‘eredi’ del Cavaliere” e creando un “nuovo fronte moderato e democratico in vista delle prossime elezioni che possa comprendere anche Forza Italia”. Tutto questo, tra l’altro, consentirebbe a Berlusconi di avere voce in capitolo nell’elezione del successore di Sergio Mattarella. Nell’articolo si legge poi anche che la mossa di Berlusconi ha sollevato sospetti anche tra i grillini che si sarebbero chiesti: “Non è che con la scusa di aprire la crisi di governo per far entrare Forza Italia in realtà si punta a far arrivare Mario Draghi a Palazzo Chigi?”.

IL GELO TRA SALVINI E BERLUSCONI

L’ipotesi avanzata da Berlusconi quindi ha scosso non solo l’opposizione ma anche la Lega di Matteo Salvini che sembra non aver gradito la mossa del Cavaliere. A quanto pare, riferiscono gli staff dei due leader, il Capitano e il Cavaliere non si sentono e il gelo che è calato tra loro non sembra diminuire anche se Salvini ha provato a stemperare facendo sapere che lavora con tutto il centrodestra “per una coalizione unita e concreta, capace di curare e proteggere gli italiani. Non ho tempo per polemiche politiche o inciuci”.

MELONI SCEGLIE UNA LINEA PIÙ SOFT

Giorgia Meloni, ha scelto di essere più cauta (e forse furba), accusando i partiti della maggioranza – in particolare il Pd – di essere colpevoli di praticare la vecchia strategia del ‘divide et impera’. Oltre a puntare il dito su qualcuno che non sia Berlusconi o Salvini, si è anche detta certa che il Cavaliere però “non ci cascherà”.

LA RISPOSTA DI BERLUSCONI

All’inasprimento dei rapporti con Salvini, il Cavaliere ha risposto: “Come ho detto più volte, se noi e i nostri alleati avessimo sempre la stessa opinione su ogni argomento, non saremmo un’alleanza, saremmo un unico partito”. E ricorda che senza Forza Italia in Italia ci sarebbe “una destra isolata e perdente” come il Front National di Marine Le Pen. Berlusconi ha infine ribadito che nessuno intende andare al governo con forze “incompatibili” ma allo stesso tempo “discutere del teatrino della politica è offensivo verso il Paese che soffre”.

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