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Che cos’è il Mercato elettronico di Roma voluto da Raggi

Mercato Elettronico Di Roma

Attraverso il Mercato elettronico di Roma l’amministrazione uscente intende garantire omogeneità e qualità degli acquisti per tutte le strutture e quindi ottenere maggiori risparmi, favorendo la partecipazione delle piccole e medie imprese

“Vogliamo dare servizi ai cittadini e realizzare le opere pubbliche che servono a Roma in modo sempre più semplice e veloce. Semplificare significa sostenere le imprese e migliorare la vita quotidiana dei romani. Per questo abbiamo approvato in Giunta una delibera, una centrale di acquisto interna all’Amministrazione che renderà più facili le procedure di aggiudicazione di appalti e forniture”. È quanto scrive sui social la sindaca Virginia Raggi annunciando la svolta della sua giunta sull’e-procurement. “È fondamentale – prosegue la sindaca -, ora più che mai, semplificare e sburocratizzare per dare risposte rapide ed efficienti alle piccole e medie imprese che vogliono lavorare per il Campidoglio. In questi 5 anni abbiamo lavorato sodo per ricostruire la macchina amministrativa di Roma e per farla ripartire nel segno della legalità”.

 

Si tratta di uno dei punti che compongono il piano Roma Smart City, elaborato sempre dalla giunta uscente: un documento programmatico, per la verità rimasto finora in gran parte lettera morta, in cui l’amministrazione pentastellata intende raccordare e far confluire gli obiettivi prioritari nei diversi ambiti di Roma Capitale al fine di realizzare una città più moderna ed efficiente, che dialoghi col cittadino attraverso le moderne tecnologie e che gli consenta anche di avere accesso ai vari iter amministrativi che diverranno dunque estremamente trasparenti.

Attraverso il Mercato elettronico di Roma, che come già detto si sostanzia in una piattaforma di acquisto interna all’Amministrazione, l’amministrazione cittadina intende garantire omogeneità e qualità degli acquisti per tutte le strutture e quindi ottenere maggiori risparmi, favorendo la partecipazione delle piccole e medie imprese. La centrale unica dovrebbe garantire anche la trasparenza e la tracciabilità delle gare, mentre resta da capire in che modo la piattaforma elettronica sarà in grado di selezionare le migliori opportunità di acquisto per la PA.

 

 

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