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Conte L'Aja

Chi c’era con Giuseppe Conte a L’Aja nel fronte europeo contro il riarmo

Il leader del M5S ha lanciato un fronte europeo contro l’aumento delle spese militari

Mentre a pochi chilometri di distanza tra poche ore il vertice della Nato entra nel vivo, L’Aja è diventata teatro di un’iniziativa politica alternativa promossa dal presidente del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. Il leader pentastellato ha convocato presso il Parlamento olandese l’evento “No Rearm, No War”, un incontro internazionale per ribadire la contrarietà al crescente riarmo in Europa. L’appello ha ricevuto l’adesione di 15 partiti e movimenti provenienti da 11 Paesi europei, uniti dalla volontà – è l’obiettivo – di promuovere la pace attraverso la diplomazia e la cooperazione, e non con nuove spese militari.

I VOLTI DEL ‘NO REARM, NO WAR’

Accanto a Conte, protagonisti del mondo politico progressista ed euroscettico si sono riuniti per firmare la dichiarazione finale. Tra i presenti: Jeremy Corbyn, ex leader dei laburisti britannici; Yolanda Díaz, ministra del Lavoro spagnola e leader del movimento Sumar; Jimmy Dijk, leader del Partito Socialista olandese; Zoe Konstantopoulou, presidente di Course of Freedom (Grecia); Marc Botenga del PTB (Belgio); Ana Miranda Paz, eurodeputata dei Verdi spagnoli; Fabio De Masi, eurodeputato BSW; Özlem Demirel di Die Linke (Germania); João Oliveira del PCP portoghese; Michael McNamara di Renew Europe; Antoni Comín Oliveres (Junts); Rudi Kennes (The Left); e Lieke van Rossum, presidente dello SP (Paesi Bassi).

“L’EUROPA NATA DALLA PACE, OGGI ALIMENTA LA CORSA AGLI ARMAMENTI”

Nel testo approvato a fine conferenza, si denuncia con forza lo spostamento di priorità politiche a favore della spesa militare: “Oggi, a pochi metri dal vertice NATO, stiamo assistendo a una nuova direzione che pone la spesa militare al centro delle priorità europee. L’incessante attenzione alla guerra come argomento quotidiano rischia di cancellare, in un colpo solo, gli obiettivi fondanti dell’Unione Europea”.

I partecipanti sottolineano come l’Ue, nata “dalle ceneri della Seconda Guerra Mondiale” con lo scopo di garantire la pace tramite la cooperazione economica, stia ora abbandonando i suoi principi fondativi. Il piano ReArm EU, in particolare, viene criticato per aver incentivato il riarmo nazionale, a discapito della coesione sociale e dello sviluppo civile, con il dirottamento di fondi originariamente destinati a sanità, istruzione e occupazione.

L’INVASIONE RUSSA E IL RUOLO DELLA DIPLOMAZIA

Nel documento si condanna l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, definita “illegale”, ma si riconosce anche una mancanza grave nel ricorso alla diplomazia: “La guerra in corso dimostra il nostro fallimento collettivo nel perseguire soluzioni diplomatiche per garantire la pace”. I leader riuniti a L’Aja ribadiscono la necessità di riaffermare la centralità della diplomazia, oggi fortemente sottovalutata.

CONTE ANNUNCIA UNA NUOVA INIZIATIVA A ROMA

Nel suo intervento conclusivo Conte ha rilanciato il messaggio dell’iniziativa, annunciando una nuova riunione del fronte anti-riarmo a Roma dopo l’estate. “L’idea stessa di Europa è nata per impedire il riarmo degli Stati nazionali e per garantire una pace duratura dopo la Seconda guerra mondiale. I leader di oggi hanno abbandonato quelle promesse. Uniamoci ancora. Siamo noi che salveremo l’Europa”, ha affermato l’ex presidente del Consiglio.

Lo slogan finale dell’evento – “Se vuoi la pace, preparati alla pace” – è stato esposto su uno striscione giallo con scritte rosse e nere dai leader politici presenti. Uno scatto collettivo, con Conte al centro, ha chiuso l’appuntamento, mentre continua la battaglia politica del M5S contro il riarmo.

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