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Chi è Andrea Bernaudo, il candidato sindaco di Roma No Tax

Andrea Bernaudo

A sfidare Virginia Raggi alle prossime elezioni per il sindaco di Roma ci sarà anche Andrea Bernaudo, ex Radicali e Forza Italia, è stato consigliere regionale del Lazio, eletto con la Lista Polverini nel 2010, e adesso vuole combattere la sua causa “liberista” a Roma

“Lavora per la rivoluzione liberale. Ha fondato SOS partita IVA. È il presidente di Liberisti Italiani. Broker immobiliare, si batte per le libertà economiche”. Così si descrive Andrea Bernaudo su Twitter. Impegnato in politica, è stato prima vicino ai Radicali, poi è passato nel gruppo di Forza Italia. È stato consigliere regionale del Lazio, eletto con la Lista Polverini nel 2010 ed è rimasto in carica fino al 25 febbraio 2013. È noto per aver fondato SOS Partita Iva (che conta circa 20.000 aderenti) e poi il movimento politico chiamato Liberisti Italiani. La sua battaglia è contro le tasse e a favore della più estrema libertà economica.

CHI È BERNAUDO. LA SUA PRESENTAZIONE

Andrea Bernaudo è nato nel 1970 a Roma. È laureato in Giurisprudenza all’Università La Sapienza di Roma e fondatore di Liberisti Italiani. Sul sito del movimento politico si descrive come una “personalità di spicco del mondo liberale e liberista italiano. Broker Immobiliare, appassionato di politica, economia e ambiente. Nella sua lunga attività politica ed editoriale ha scritto innumerevoli articoli per diverse testate. Liberale liberista e libertario da 30 anni conduce battaglie, formula proposte e organizza eventi per l’affermazione delle libertà economiche e i diritti dei contribuenti in Italia”.

LE POSIZIONI POLITICHE DI BERNAUDO

Come dichiarato da Bernaudo in una recente intervista: “Io dal 1992 ho iniziato a fare politica con i radicali per la raccolta delle firme sui grandi referendum liberali e su altre battaglie sono sempre stato un liberale, per questo non potrò mai avere un proficuo dialogo politico con tutto quello che c’è dal Pd alla sinistra. Non possiamo certo dire che nel centrodestra abbiano mai messo in pratica la rivoluzione liberale, l’hanno tradita, però almeno l’hanno evocata. Siamo in campo, le nostre tre parole sono: libertà, ricchezza e bellezza per questa città. Mi sorprende la mancanza di rispetto verso questa città da parte dei partiti che prima l’hanno distrutta e adesso scappano.”

IL MANIFESTO POLITICO SOS PARTITA IVA

Nel manifesto di SOS partita IVA si comprende, oltre all’identità dell’organizzazione, il progetto politico: l’organizzazione è costituita dai “contribuenti produttivi italiani, che si sono costituiti e stanno lavorando per ribaltare la posizione di forza dello Stato nei loro confronti. Attualmente prostrati al giogo dei parassiti, grazie alla forza e alla violenza di leggi di uno Stato incapace di controllare pressione fiscale e spesa pubblica, puntiamo all’approvazione di proposte di riforma liberale del sistema tributario, previdenziale e di un’adeguata copertura costituzionale che restituisca ai contribuenti italiani dignità e libertà. Per fare questo sappiamo di non poter più delegare a nessuna delle forze politiche in campo, dobbiamo avere la forza ed il coraggio di organizzare il movimento politico dei contribuenti italiani. Il successo di questa operazione, non più procrastinabile, dipende da ognuno di noi”.

LE PROPOSTE CONTRO LE TASSE

Bernaudo ha rilasciato un’intervista in cui spiega che per Roma ha in mente un programma di riforme che partono dall’abolizione delle tasse, dalla Tari alla più ampia liberalizzazione delle municipalizzate. “Vogliamo rivoluzionare la macchina amministrativa, chiamare a Roma competenze nuove e polverizzare le imposte, rendendo conveniente un green deal per la città che deve diventare un esempio virtuoso nella gestione dei rifiuti, nei trasporti pubblici e nella manutenzione stradale, grazie a una rivoluzione liberale che liberi Roma dalla grande depressione in cui l’hanno cacciata” ha dichiarato Bernaudo. Il claim scelto dai Liberisti per la campagna elettorale capitolina è: “Liberiamo Roma”.

IL PROBLEMA ATAC-AMA

“Quando scade il contratto di servizio con Atac, Atac va chiusa e vanno fatte le gare, stessa cosa per Ama e le altre municipalizzate gestite dalla politica. Il sindaco deve decidere, controllare e indirizzare, dopodiché sul tram ci deve stare qualcuno che risponde ad un privato e l’efficienza dei servizi può essere generata soltanto dalla concorrenza e dal mercato. Per quanto riguarda l’emergenza attuale, bisogna far entrare i bus privati nel Tpl con un tavolo permanente che dovrebbe essere fatto dal Comune e dalla Regione”.

L’ENDORSEMENT DI NICOLA PORRO

Il giornalista di Mediaset Nicola Porro ha pubblicamente annunciato di sostenere la candidatura di Bernaudo. Come ha scritto sui social: “Andrea Bernaudo è uno dei pochi liberali che ci sono in circolazione. È una bella e grande candidatura. Temo che noi liberisti siamo una minoranza. In quella città bisogna vincere altrimenti sarà un disastro. È un grande voto di bandiera per i liberisti”.

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