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Chi è Dimitri Kerkentzes, che arriva a Roma per decidere la candidatura di Expo 2030

Roma Odessa Riad Busan

In visita nella Capitale tra oggi e domani, il segretario della Bie dovrà scegliere la sede anche tra Riad, Odessa e Busan

Il 2030 è vicino. E Expo, l’evento cardine che caratterizzerà il primo anno del nuovo decennio, può rappresentare un nuovo inizio per le città che se lo contenderanno. Roma e Odessa su tutte, per motivi diversi. Da un lato, la necessità del riscatto urbano e socio-economico di una Capitale europea e mediterranea. Dall’altro, una città portuale al centro delle cronache di guerra di questi mesi.

Oggi, intanto, Dimitri Kerkentzes, Segretario Generale del Bureau International des Expositions (Bie) è sbarcato a Roma per inaugurare la candidatura della città eterna. La visita durerà fino a mercoledì e non sarà l’unica occasione di incontro.

LA SCELTA DELLA BIE: ANCHE ROMA IN LIZZA PER EXPO 2030

Il paese ospitante dell’Expo mondiale 2030 sarà eletto dagli Stati membri dell’Bie, riuniti in un’Assemblea generale che si terrà nel novembre 2023, sul principio di un paese, un voto. Questo il criterio madre della scelta secondo la Bie.

https://mobile.twitter.com/Expo2030Roma/status/1617496054458650625

Che è l’organizzazione intergovernativa giustappunto incaricata di supervisionare e regolamentare tutte le mostre internazionali che durano più di tre settimane e sono di natura non commerciale: le Expos. Ve ne sono di quattro tipologie, si legge dal portale: World Expos, Specialized Expos, Horticultural Expos e la Triennale di Milano.

Con quali presupposti e obiettivi Roma ha avanzato la propria candidatura? Cercando di valorizzare la combo con il Giubileo del 2025, la Capitale italiana ha presentato circa dieci giorni fa il primo blocco di interventi. 87 in totale, di cui 32 di riqualificazione e valorizzazione, altri 23 riguardano accessibilità e mobilità, 8 l’accoglienza e la partecipazione, 24 l’ambiente e il territorio. Per – come specifica il comunicato del Comune – fondi giubilari da un miliardo e 1,8 miliardi complessivi, più altro mezzo miliardo relativi alle 335 opere già definite in seno al Pnrr. E’ il piano Caput Mundi.

“La scorsa settimana intanto la Conferenza dei rettori delle università italiane ha sottoscritto un documento a sostegno della candidatura”, dettaglia l’Agi. Che racconta con velato ottimismo la posizione di Roma rispetto alle altre candidate. “Il masterplan romano, curato dall’archistar Carlo Ratti assieme all’architetto Italo Rota e all’urbanista Richard Burdett Burdett, è ambizioso. L’idea è quella di rigenerare l’area di Tor Vergata, dove si dovevano svolgere i mondiali di nuoto del 2009, a partire dello scheletro della Vela di Calatrava, rimasta incompiuta dal 2011, con un boulevard urbano che passando attraverso una serie di parchi giunga fino in centro storico”.

CHI E’ DIMITRI KERKENTZES

Ma chi è Kekrkentzes?

Dimitri Kerkentzes, di nazionalità greca ma nato a Londra, è entrato a far parte del Bureau International des Expositions (BIE) nel 2003. E’ stato consigliere e capo di stato maggiore del Segretario generale dal 2009, poi vice segretario generale nel 2015 e segretario generale ad interim tra dicembre 2016 e gennaio 2018.

È stato il rappresentante BIE a Specialized Expo 2008 Saragozza, World Expo 2010 Shanghai, Specialized Expo 2012 Yeosu, World Expo 2015 Milano e Specialized Expo 2017 Astana.

In precedenza, Kerkentzes ha lavorato nel settore energetico a Londra, prima di trasferirsi alle Nazioni Unite a New York nel 2001. Si è laureato all’Università del Kent con un master in Relazioni internazionali e diritti umani.

 

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