Da autostrade a dehors, da pubblicità indesiderate a più libertà per assicurati, i punti principali…
Chi è e cosa pensa Alessandra Todde, la nuova presidente della Sardegna
Voluta fortemente da Giuseppe Conte, ecco chi è Alessandra Todde e quali sono state le prime parole della neo governatrice della Sardegna
Prima donna alla guida della Sardegna e prima esponente del M5s a conquistare una regione. Lei è Alessandra Todde, la nuova presidente della regione Sardegna incoronata al termine di uno spoglio al fotofinish con Paolo Truzzu.
TODDE, LA CARTA VINCENTE DI CONTE E SCHLEIN
Sostenuta da dieci liste, è stata la carta scelta da Giuseppe Conte e Elly Schlein per battere il centrodestra in Sardegna e dare il via all’esperimento del Campo largo o, come preferisce definirlo il leader grillino, ‘campo giusto’. Una candidata che ha unito i due principali partiti della corrente progressista, Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, ma ha anche diviso, con la diaspora dell’ex governatore dem Renato Soru e alcune spaccature all’interno dei circoli pentastellati dell’Isola.
BIOGRAFIA E VITA PROFESSIONALE DI ALESSANDRA TODDE
Nata il 6 febbraio 1969 a Nuoro, dove si è diplomata, Todde si è laureata in scienze dell’Informazione e poi in Informatica all’Uiversità di Pisa. Ha conseguito l’esame di Stato e il titolo di ingegnere. Nella sua biografia, sottolinea di aver vissuto e lavorato per alcuni anni all’estero nel campo dell’energia e del digitale, dagli Stati Uniti alla Spagna, dall’Inghilterra all’Olanda. Parla l’inglese, lo spagnolo e, tiene a precisare, anche il sardo.
Imprenditrice, manager e fondatrice e Ceo di Energeya, acquisita da Fis Global (precedentemente Sungard) nel 2015, ha ricoperto diversi ruoli e nel 2014 è stata premiata come imprenditrice sarda dell’anno dall’Associazione imprenditrici e donne dirigenti di azienda delegazione Sardegna. Ha ricoperto l’incarico di amministratrice delegata di Olidata dal 13 luglio 2018 al 19 aprile 2019 per poi dimettersi e candidarsi alle elezioni europee del 2019 come capolista del Movimento 5 Stelle.
Nel dicembre 2018, ricorda Todde nella sua biografia, è stata nominata tra le Inspiring Fifty italiane, riconoscimento dato alle 50 donne considerate più influenti nel mondo della tecnologia.
GLI INCARICHI POLITICI E DI GOVERNO
La neo presidente della Regione Sardegna è stata sottosegretaria di Stato dal 16 settembre 2019 al 13 febbraio 2021 nel governo Conte II, e poi viceministra al ministero dello Sviluppo Economico dall’1 marzo 2021 al 22 ottobre 2022 nel governo Draghi.
Nei tre anni di governo ha avuto le deleghe alla gestione delle crisi industriali, portando il numero dei tavoli – precisa il Sole24Ore – da 150 nel dicembre 2019 a 73 nell’agosto 2022. “Da viceministra ha salvato l’Ichnusa” scrive Repubblica che racconta anche un aneddoto quando “nel 2019 spuntò come capolista del M5S alle Europee, circoscrizione Isole, Luigi Di Maio la presentava così ai colleghi di scranno pentastellati che chiedevano lumi: «È un’amica della mia ragazza. Bravissima!». Quella tornata, per Alessandra Todde, finì malino: un mucchio di preferenze, quasi 90mila, ma non abbastanza per farcela”.
Nel settembre 2022 è stata eletta deputata alla Camera. E’ stata vicepresidente del M5S, carica dalla quale si è dimessa per scendere in campo alla guida della coalizione di centrosinistra che ha vinto ieri le elezioni per la Regione Sardegna.
LE PRIME PAROLE DI ALESSANDRA TODDE: “DOPO 75 ANNI ABBIAMO ROTTO IL TETTO DI CRISTALLO”
“Ringrazio tutti. Siete stati 16 ore ad attendere il testa a testa che è stato lungo e faticoso. Ma come tutte le cose lunghe e faticose hanno dato un risultato importante. Sono orgogliosa di essere la prima donna presidente della regione. Dopo 75 anni siamo riusciti a rompere questo tetto di cristallo. Ringrazio anche tutte le donne della mia squadra per il ruolo che hanno avuto e per il compito che hanno svolto”. Queste le prime parole della presidente della Regione Sardegna appena eletta Alessandra Todde in conferenza stampa a Cagliari.
“Oggi – ha rivendicato Todde di fronte ai giornalisti – si deve iniziare a lavorare per la Sardegna rendere pratico il nostro programma elettorale, partire dalla sanità, dall’assalto eolico e dai giovani che emigrano: vorremmo un’isola moderna pulita, meta per chi vuole vivere in un contesto del terzo millennio. Su questo ci impegneremo perché l’isola rinasca e cambi faccia”.
“ALLEANZA TRA M5S E PD UNICA STRADA PERCORRIBILE”
“Credo che la Sardegna – ha aggiunto – non sia un laboratorio perché i sardi non sono delle cavie: sono stata contentissima di condividere questo passaggio con Giuseppe Conte ed Elly Schlein che mi hanno supportato per tutta la campagna, sono molto contenta che questo progetto di unione possa avere trovato in Sardegna un progetto solido per dimostrare che la nostra alleanza può funzionare”. Bisogna anche in altre realtà “creare un progetto solido che possa convincere un elettorato che vuole unità: credo che l’alleanza tra Pd e M5s sia l’unica strada percorribile”.
TODDE: “LA SARDEGNA HA RISPOSTO AI MANGANELLI CON LE MATITE”
“La Sardegna ha risposto ai manganelli con le matite”, ha detto la neo presidente della Sardegna Todde in conferenza stampa nella quale ha assicurato che la nuova Giunta “sarà di grande competenza”. “Andrò anche in Abruzzo – afferma – a fare campagna elettorale. Pd e M5S sono stati generosi con me e io andrò a fare campagna elettorale per loro”. “Per Riuscire a creare un progetto solido che possa convincere l’elettorato l’alleanza tra pd e M5S è l’unica strada”. Todde ha dichiarato che lavorerà molto con i giovani per i giovani e che punterà molto sulla ricerca anche per contrastare la migrazione dei giovani sardi.
“MELONI QUI A PASSEGGIO, SI PRENDA LE SUE RESPONSABILITA'”
“Credo che ognuno si prenda la responsabilità delle proprie azioni, lei è venuta qui a passeggiare, ha fatto una apparizione anche vergognosa perché i sardi fanno fatica a vivere soprattutto nelle piccole comunità”. Così Alessandra Todde dopo la vittoria alle regionali in Sardegna rispondendo a una domanda su Giorgia Meloni. “Il contesto nazionale mi interessa fino a un certo punto” ma c’è “il fatto di aver visto che anche loro non sono imbattibili e che un segnale di cambiamento possa essere portato anche dalla Sardegna”. E’ “emersa un po’ la strafottenza e l’arroganza credo, credo che dopo un po’ stufi”. Giorgia Meloni, ha concluso, “è venuta qua convinta che avrebbe fatto una passeggiata di salute e invece…”.