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Corte Costituzionale, chi è il nuovo presidente ad interim

Giovanni Amoroso

Alla Consulta il passaggio di testimone, da Augusto Barbera a Giovanni Amoroso. In attesa che il Parlamento decida

Alla fine si è verificato quello che tutti, almeno a parole, volevano scongiurare. Il mandato di Augusto Barbera è scaduto, la guida della Corte Costituzionale passa ad interim al vicepresidente Giovanni Amoroso. Quest’ultimo, nominato reggente dalla Corte di Cassazione, avrà il compito di dirigere i lavori della Consulta fino alla nomina del nuovo presidente, attesa entro il 20 gennaio. La stessa data segnerà un importante momento decisionale: i giudici dovranno stabilire l’ammissibilità del quesito referendario sull’abrogazione totale della legge Calderoli sull’Autonomia differenziata.

LA CONSULTAZIONE IN FORMAZIONE RIDOTTA

Non sono stati sufficienti quindi 12 scrutini, e neppure i reiterati appelli del presidente Mattarella, per riportare la Corte alla sua regolare composizione e nella sua piena operatività. Attualmente ci sono soli undici giudici, il minimo indispensabile per garantire la collegialità delle decisioni. Questo perché, oltre alla scadenza del mandato di Barbera, hanno cessato il servizio i vicepresidenti Franco Modugno e Luca Prosperetti, insieme alla giudice Silvana Sciarra, il cui mandato è scaduto da oltre un anno. Il Parlamento non è ancora riuscito a eleggere i quattro nuovi giudici costituzionali necessari per completare il collegio.

LA SPINOSA QUESTIONE REFERENDARIA SULL’AUTONOMIA

La decisione sull’ammissibilità del referendum sull’Autonomia si presenta complessa. La Consulta dovrà valutare la legittimità del quesito alla luce della sentenza n. 192 del 2024, che ha indicato modifiche significative alla legge Calderoli, e della giurisprudenza consolidata, come la sentenza n. 68 del 1978 che esclude la validità di quesiti referendari già superati da successivi interventi legislativi o giudiziari.

CHI E’ GIOVANNI AMOROSO

Giovanni Amoroso, nato a Mercato San Severino nel 1949, è un giurista di grande esperienza e prestigio. Magistrato di lungo corso, è stato presidente di sezione della Corte di Cassazione e ha ricoperto ruoli di primo piano, come direttore dell’Ufficio del Massimario e del Ruolo. Ha insegnato diritto civile all’Università di Macerata e diritto costituzionale alla Libera Università Mediterranea di Casamassima. Dal 2017 è giudice della Corte Costituzionale, ruolo per il quale è stato eletto dalla Corte di Cassazione, e nel 2023 è stato nominato, come dicevamo, vicepresidente della Consulta. Tra i suoi riconoscimenti spicca il titolo di Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana, conferitogli nel 2018.

La Corte Costituzionale, dunque, continua ad affrontare un periodo di grande incertezza. Ad Amoroso il compito fondamentale di mantenere l’equilibrio e assicurare l’efficacia delle decisioni della Consulta fino alla nomina del nuovo presidente.

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