La giovanissima Mia Bintou Diop entra nella Giunta di Giani: è la più giovane numero 2 e assessora nella storia di Palazzo Strozzi Sacrati
Coup de théâtre ieri al Consiglio regionale della Toscana, quando Eugenio Giani ha annunciato la sua nuova squadra di governo. L’attenzione è stata immediatamente catalizzata dalla casella del vicepresidente: a occuparla sarà la giovanissima Mia Bintou Diop, appartenente all’area degli schleiniani ed espressione di un rinnovamento tra i dem che guarda anche alle seconde generazioni.
Diop sarà la più giovane assessora nella storia della Regione: una nomina voluta da Elly Schlein in persona, e ottenuta malgrado le resistenze della politica locale, che avrebbero optato volentieri per un profilo più d’esperienza – in questo senso, lo scontentato sarebbe Alessandro Franchi.
CHI È MIA BINTOU DIOP
23 anni, studentessa di Scienze Politiche all’Università di Pisa, Mia Bintud Diop viene da una famiglia italo-senegalese: madre italiana con origini tedesche, attivista di sinistra, padre ex presidente della comunità senegalese di Livorno.
Già a dieci anni si fa notare in un comizio di Pier Luigi Bersani: “Io sono nata qui, a San Jacopo, faccio karate, sono livornese, italiana. Vorrei mi aiutaste a farlo capire anche alla legge”. Rappresentante d’istituto alle superiori, poi la tessera del Pd a 16 anni e la militanza nei Giovani democratici.
ATTIVITÀ POLITICA
A 21 anni è tra i coordinatori dei volontari che lavorano alla campagna di Schlein per la segreteria dem, guadagnandosi sul campo un lasciapassare per la direzione nazionale.
A giugno 2024 è candidata nelle fila del Pd a sostegno del candidato sindaco, poi vittorioso, Luca Salvetti. Diviene consigliere comunale e ricopre vari ruoli nel neonato Consiglio, tra cui quella di vicepresidente della commissione per l’assetto del territorio (urbanistica), oltre a continuare il suo organismi legati a cultura, pari opportunità e politiche giovanili.
QUALI DELEGHE AVRÀ MIA BINTOU DIOP
Secondo le prime indiscrezioni, a Diop potrebbero essere assegnate deleghe vicine ai temi del lavoro e delle pari opportunità: deleghe che metterebbero in relazione la sua età e il suo profilo con le politiche per i giovani e l’inclusione.

