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Chi è Roberto Occhiuto, la vera spina nel fianco della Lega di Salvini e Calderoli

Il presidente della Regione Calabria Occhiuto ancora una volta frena sull’autonomia differenziata, chiedendo al governo una moratoria

Premette di non avere “pregiudizi sull’autonomia differenziata”, sottolineando che “il ddl Calderoli non è uno ‘spacca Italia’” anche perché “è stato migliorato grazie a Forza Italia”. Eppure ci sono sempre dei “ma” e dei “però”. E per Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria, ce ne sono parecchi. Tanto da chiedere una “moratoria al governo”.

Il governatore calabrese già all’indomani dell’approvazione della legge sull’autonomia differenziata aveva manifestato il proprio disappunto e i propri distinguo, parlando di un vero e proprio “errore del centrodestra”. I deputati calabresi di Forza Italia neppure votarono il ddl in Aula. Di fatto si è messo da un lato a fare concorrenza a Vincenzo De Luca (il governatore dem della Campania) come alfiere a difesa delle prerogative del Sud, e dall’altro si sta rivelando la vera spina nel fianco per gli alleati della maggioranza di governo, ovviamente dei leghisti Salvini e Calderoli in particolare. D’accordo o meno con i vertici di Forza Italia, la battaglia di Occhiuto fa anche gioco al partito, che all’occorrenza può cavalcare o prendere le distanze dalle posizioni del governatore calabrese senza particolari conseguenze- D’altronde Occhiuto è stato eletto con il voto dei calabresi, e lui parla – appunto – da presidente di Regione.

OCCHIUTO SULL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: “NON E’ UNO ‘SPACCA ITALIA’, MA…”

Queste le parole del governatore su SkyTg24: “Non ho pregiudizi sull’autonomia differenziata. Il ddl Calderoli, che non è uno ‘spacca Italia’, è stato migliorato grazie a Fi, ma la legge andava maggiormente approfondita. Ci sono materie, come quelle non soggette ai Lep, per le quali si potrebbero fare subito intese. Su questi temi, invece, serve un surplus di riflessione per capire se ci possano essere ricadute negative per le Regioni del Sud”.

IL GOVERNATORE DI FI: “QUESTA LEGGE DOVEVA ESSERE MAGGIORMENTE METABOLIZZATA DAL GOVERNO”

Occhiuto ha spiegato inoltre di aver “contestato il metodo: una legge di questo genere doveva essere maggiormente metabolizzata dal Paese, invece è stata approvata di notte e di fretta, facendola sembrare ancora più divisiva rispetto a quello che è”. “Nessuno – ha aggiunto il presidente di Regione – mette in discussione il fatto che l’autonomia fosse un punto del programma di centrodestra, ma c’è modo e modo di fare le cose. Nel testo, l’ha fatto inserire Forza Italia, è previsto che le intese sulle materie Lep si possano fare solo dopo aver finanziato i fabbisogni, vale a dire dopo aver trovato le risorse per assicurare a tutti i cittadini italiani, sia di Crotone che di Vercelli, gli stessi diritti. Siccome queste risorse ancora non ci sono, aver approvato una legge con queste modalità forse poteva essere evitato”.

OCCHIUTO CHIEDE UNA MORATORIA AL GOVERNO SULL’AUTONOMIA

“Il mio auspicio – ha quindi sostenuto – è che ora il governo faccia una moratoria, cioè eviti di approvare delle intese con le Regioni, anche sulle materie non Lep, fino a quando non sarà superata la spesa storica”. “Quando in Conferenza delle Regioni ho sostenuto che era giusto avviare il dibattito sul ddl Calderoli – ha concluso c- l’ho fatto perché ritenevo che questa legge fosse quasi come un treno, con un primo vagone che era quello dell’autonomia differenziata e un secondo vagone con il superamento della spesa storica. Mi pare che oggi sia arrivato in stazione soltanto il primo vagone, mentre per il secondo siamo ancora a ‘caro amico'”.

IL GOVERNATORE IN VERSIONE CASSANDRA: AL SUD IL REFERENDUM FINIREBBE 90 A 10 PER I NO

Infine il pronostico: “Sono certo – ha puntualizzato il governatore – che i cittadini della Calabria voterebbero contro l’autonomia differenziata in un eventuale referendum. In generale al Sud credo che finirebbe 90-10 o 80-20. I cittadini la vedono come molto divisiva e quindi la contesterebbero in questo modo. Al nord poi questo risultato non sarebbe compensato. Ci sono tante altre priorità prima dell’autonomia anche per i cittadini del nord: sicurezza, pressione fiscale, la semplificazione, la riduzione dei giorni di attesa per avere una visita medica. Io ho consigliato prudenza alla mia coalizione anche per questo”.

CHI E’ ROBERTO OCCHIUTO

Classe 1969, due figli, una laurea in Scienze economiche e sociali all’Università della Calabria, giornalista pubblicista (è stato direttore generale del gruppo “Media Tv”), Occhiuto ha iniziato la sua carriera politica ricoprendo dal 1993 al 1997 la carica di consigliere comunale a Cosenza (città in cui il fratello Mario è stato due volte sindaco). Il passaggio al Consiglio regionale avviene nel 2000 viene eletto nelle file di Forza Italia – è il consigliere regionale più giovane del partito azzurro – e nel 2005 in quelle dell’Udc, ricoprendo anche il ruolo di vicepresidente del Consiglio.

Poco dopo, nel 2008, fa il suo ingresso per la prima volta alla Camera dei deputati: nella XVI e XVII legislatura è eletto con l’Udc, nella XVIII con Forza Italia. Dopo essere stato, dal 2018, vice presidente vicario del gruppo azzurro a Montecitorio, nel 2021 e fino alla sua elezione alla presidenza della Regione Calabria, ha ricoperto il ruolo di capogruppo.

Uomo forte di Forza Italia in Calabria, è stato candidato del centrodestra alle Regionali dell’ottobre 2021 – dopo la prematura scomparsa della governatrice Iole Santelli. Ha vinto con oltre il 54% dei voti, diventando presidente della Regione. In una terra difficile da amministrare, con problemi atavici legati soprattutto al tema della sanità, Occhiuto in questi anni è riuscito a tracciare una linea, all’insegna della pragmaticità. E’ stato lui tra i primi governatori a fare accordi con medici stranieri (cubani per l’esattezza) per rinforzare le carenze del personale sanitario. E’ sempre lui in queste settimane ad assurgere agli onori della cronaca per essere riuscito a scovare grazie all’uso dei droni decine di piromani che hanno provato a mandare a fuoco ettari e ettari di campagne calabresi.

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