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Chi era Gerardo Bianco, una vita nella DC

Gerardo Bianco

È morto a Roma l’ex ministro ed esponente storico della Dc, Gerardo Bianco. Aveva 91 anni

Scomparso un altro protagonista della Prima Repubblica. Gerardo Bianco, nato a Guardia Lombardi, in provincia di Avellino, il 12 settembre 1931, esponente storico della Democrazia cristiana, è morto stamane a Roma. Bianco è stato deputato alla Camera tra il 1968 e il 2008 in 9 legislature (dalla V alla XV), 7 delle quali dal 1968 al 1994 con la Democrazia Cristiana. Sempre per lo Scudo crociato è stato segretario provinciale di Avellino, responsabile del settore della ricerca scientifica e dell’Ufficio Studi.

 

Laureato in lettere classiche a Parma, docente universitario di Storia della lingua latina e Letteratura latina presso la facoltà di Lettere dell’Università degli Studi di Parma, si avvicinò alla politica fin dalla gioventù,  con l’ingresso nella Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI).

 

Durante la X legislatura della Repubblica è stato vicepresidente della Camera dei deputati dal 1987 fino al 1990, quando divenne Ministro della pubblica istruzione a luglio 1990 (fino a marzo ‘91) nel sesto governo Andreotti. Dal 1992 al 1994 ha presieduto il gruppo della DC alla Camera.

 

Nel 1994, in seguito alla fine della DC, aveva aderito al Partito Popolare Italiano (PPI) di Mino Martinazzoli. Sempre nello stesso anno venne eletto Europarlamentare a Strasburgo del PPI fino al 1999. Bianco, a seguito della scissione di Rocco Buttiglione che fondò i Cristiani Democratici Uniti,  guidò il partito per tre anni, contribuendo alla nascita dell’Ulivo e nel 1996 all’elezione di Romano Prodi alla carica di Presidente del Consiglio.

 

A novembre 2004 fondò, insieme ai parlamentari Alberto Monticone e Lino Duilio, il movimento Italia Popolare – Movimento per l’Europa. Alle elezioni politiche del 2006 era stato rieletto alla Camera dei deputati tra le liste dell’Ulivo. Il 15 febbraio 2008 comunicò di non volere aderire al PD e di passare al misto. Insieme a Savino Pezzotta e Bruno Tabacci, ha anche contribuito a creare il progetto centrista della Rosa per l’Italia.

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