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Chi era Leonardo Del Vecchio, simbolo del Made in Italy e protagonista della finanza nostrana

Leonardo Del Vecchio

Cavaliere del Lavoro, Leonardo Del Vecchio era diventato l’ago della bilancia del salotto finanziario milanese. Oltre al colosso degli occhiali aveva partecipazioni importanti in Mediobanca e Generali,  giocando un ruolo attivo nella recente definizione della governance dell’assicurazione triestina

Secondo quanto riporta il Corriere della Sera, è scomparso al San Raffaele di Milano il patron di EssilorLuxottica  Leonardo Del Vecchio, il secondo uomo più ricco d’Italia, dal patrimonio che Forbes ha stimato in 25,8 miliardi di dollari. Aveva 87 anni.

Inizia a lavorare prestissimo, a soli 15 anni, per aiutare la famiglia pugliese emigrata a Milano. Si impiega così come garzone in una fabbrica produttrice di coppe. Sono i proprietari dell’azienda, la Johnson, a intuirne il valore e a spingerlo a frequentare all’Accademia di Brera corsi serali di design e incisione.

La sua industria, partita ad Agordo, nella provincia di Belluno 61 anni, il cui nome è il risultato della crasi tra due parole, luce e ottica, nei primi anni di vita produce componenti e accessori per aziende del settore ottico. Luxottica presenta solo dieci anni più tardi, nel 1971, la sua prima collezione di occhiali alla Mostra Internazionale Dell’Ottica di Milano. Il successo ottenuto sancisce la sua definitiva trasformazione da terzista a produttore di occhiali. L’imprenditore amplia così la gamma delle lavorazioni fino a gestire l’intero processo produttivo. Tre anni più tardi, Leonardo Del Vecchio intuisce l’importanza di commercializzare direttamente i suoi prodotti e avvia un processo di integrazione verticale con l’acquisizione di Scarrone S.p.A., distributore con una consolidata presenza sul mercato italiano.

Sul finire degli anni ’80, sigla un accordo di licenza con Giorgio Armani. Questa prima esperienza, terminata nel 2003, avvia lo sviluppo di un prestigioso portafoglio di licenze, in cui nel 2013 torneranno anche i marchi del Gruppo Armani. Gli stilisti faranno a gara per firmare i suoi occhiali, simbolo del Made in italy. Luxottica è presente in Cina dal 1997 a Dongguan nella provincia del Guangdong, con uno stabilimento in joint venture con un partner giapponese, interamente controllato dal 2001. Negli anni successivi Luxottica amplia la sua presenza nella provincia cinese, potenziando in modo significativo la capacità produttiva. Luxottica entra nel retail del Paese asiatico attraverso l’acquisizione delle catene di ottica Xueliang Optical a Pechino, Ming Long Optical nel Guangdong e  Modern Sight Optics a Shanghai. Con un’operazione di rebranding trasforma i nuovi punti vendita e quelli già controllati a Hong Kong in LensCrafters, che diventa la più importante catena di ottica di fascia alta del mercato cinese.

Due anni dopo, Luxottica acquisisce Vogue Eyewear e si quota alla Borsa di New York (a Milano solo nel 2000). Riesce insomma a diventare il più grande sistema distributivo del mondo dell’ottica, forte di marchi come Ray-Ban, uno dei brand di occhiali più conosciuti al mondo, acquisito nel 1999 e, nel 2007, di Oakley, noto soprattutto nel segmento sport e performance.

Del Vecchio nel frattempo è diventato un simbolo globale dell’imprenditoria del Made in Italy.  Nel 2016, Luxottica acquisisce il controllo di Salmoiraghi & Viganò in cui deteneva una quota di minoranza dal 2012. Nato nel 1974 dalla fusione di due marchi storici creati da Angelo Salmoiraghi e Angelo Viganò a metà dell’Ottocento, Salmoiraghi & Viganò è una delle principali catene di ottica in Italia con punti vendita distribuiti sul territorio nazionale. Delfin S.à.r.l, l’azionista di maggioranza di Luxottica Group S.p.A., ed Essilor International (Compagnie Générale d’Optique) annunciano l’1 ottobre 2018 il completamento della combinazione tra Essilor e Luxottica. La nuova holding si chiama EssilorLuxottica.

Inoltre, Leonardo Del Vecchio era il maggior azionista di Mediobanca con il 19,4% e, con una partecipazione del 9,82%, giocando un ruolo attivo nella recente definizione della governance di Generali Assicurazioni.

Nel 1986, il Presidente della Repubblica Italiana gli aveva conferito il riconoscimento di Cavaliere dell’Ordine al Merito del Lavoro. A maggio 1995, aveva invece ricevuto una Laurea honoris causa in Economia aziendale dall’Università Ca’ Foscari di Venezia. Nel 1999 aveva ricevuto un Master honoris causa in International Business dal MIB – Management School di Trieste, e nel 2002 la Laurea honoris causa in Ingegneria gestionale dall’Università di Udine. Nel marzo 2006, Leonardo Del Vecchio aveva ricevuto un’altra Laurea honoris causa in Ingegneria dei materiali dal Politecnico di Milano.

Nel dicembre 2012 la Fondazione CUOA gli aveva conferito un Master onorario in Business Administration.

Nel 2017, aveva istituito la Fondazione Leonardo Del Vecchio per sostenere iniziative benefiche e no-profit.

Leonardo Del Vecchio era Presidente di Delfin S.à r.l. e Aterno S.à r.l., Presidente della Fondazione Leonardo Del Vecchio, Vice Presidente di Covivio S.A. e Presidente del Comitato Strategico e di Investimento della stessa società.

 

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