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Chi sono i 15 senatori della commissione Covid nominati da La Russa
Dal leghista no lockdown Claudio Borghi al meloniano Malan, dalla forzista Ronzulli al dem Boccia, ecco chi fa parte della commissione Covid
La commissione parlamentare di inchiesta sul Covid inizia a prendere forma. Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha comunicato all’Assemblea di Palazzo Madama i nomi dei 15 senatori chiamati a farne parte.
CHI SONO I NOMI DEI SENATORI DELLA COMMISSIONE COVID
Tra loro ci sono anche i capigruppo di FdI, Lega, Pd, M5s e Avs. Questo l’elenco dei senatori che faranno parte della commissione: Alfredo Bazoli (Pd), Gianni Berrino (FdI), Francesco Boccia (capogruppo del Pd), Claudio Borghi (Lega), Peppe De Cristofaro (presidente del gruppo Misto di Avs), Guido Liris (FdI), Marco Lisei (FdI), Lucio Malan (capogruppo di FdI), Raffaella Paita (Italia viva), Stefano Patuanelli (capogruppo di M5s), Massimiliano Romeo (capogruppo della Lega), Licia Ronzulli (vice presidente del Senato di Forza Italia), Luigi Spagnolli (Aut), Francesco Zaffini (FdI) e Ignazio Zullo (FdI).
LEGA E FDI SUL PIEDE DI GUERRA CON BORGHI E MALAN, FORZA ITALIA PIU’ MORBIDA CON LE POSIZIONI DI RONZULLI
Tra i nomi di spicco figurano quello di Claudio Borghi, noto per le sue posizioni contrarie al lockdown, al green pass, all’obbligo per i vaccini, e dell’esponente di FdI Lucio Malan che non ha mai nascosto i suoi dubbi sulla gestione della pandemia da coronavirus e più volte aveva chiesto l’istituzione di una commissione d’inchiesta. E’ interessante notare che l’altro partito della maggioranza di centrodestra, Forza Italia, schiera Licia Ronzulli, su posizioni molto distanti dagli esponenti della Lega. La vicepresidente del Senato in più occasioni ha ricordato il lockdown di 4 anni fa: «Una lezione che non dovrà farci più trovare impreparati».
IN COSA CONSISTE LA COMMISSIONE COVID
La Commissione parlamentare di inchiesta sulla gestione dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione epidemica del virus SARS-CoV-2 e sulle misure adottate per prevenire e affrontare l’emergenza epidemiologica da SARS-CoV-2 è stata istituita lo scorso febbraio, non senza aspre polemiche. Ha il compito di accertare le misure adottate per la prevenzione, il contrasto e il contenimento dell’emergenza sanitaria causata dalla diffusione del virus nel territorio nazionale, e di valutarne la prontezza, l’efficacia e la resilienza (termine aggiunto nel corso dell’esame al Senato), anche al fine di fronteggiare una possibile e futura nuova pandemia di analoga portata e gravità; nel termine indicato la Commissione è tenuta a presentare alle Camere una relazione sulle attività di indagine svolte e sui risultati dell’inchiesta.
LA COMPOSIZIONE DELLA COMMISSIONE
Ne fanno parte quindici senatori e quindici deputati, in proporzione al numero dei componenti dei gruppi parlamentari, assicurando comunque la presenza di un rappresentante per ciascun gruppo esistente in almeno un ramo del Parlamento. I componenti sono nominati tenendo conto anche della specificità dei compiti assegnati alla Commissione. Per l’elezione del Presidente è necessaria la maggioranza assoluta dei componenti della Commissione.
I COMPITI DELLA COMMISSIONE
Tra i principali compiti – come scrive l’Agi – c’è lo svolgimento di indagini e la valutazione dell’efficacia, della tempestività e dei risultati delle misure adottate dal governo; l’accertamento delle ragioni del mancato aggiornamento del Piano pandemico redatto nel 2006; la verifica dei compiti e la valutazione dell’efficacia e dei risultati delle attività della task-force istituita presso il ministero della Salute e del Comitato tecnico-scientifico e degli altri organi, commissioni o comitati di supporto.
Inoltre la valutazione della tempestività e adeguatezza delle indicazioni e degli strumenti forniti dal governo e dalle sue strutture di supporto alle Regioni e agli enti locali in ciascuna fase dell’emergenza pandemica; la valutazione della tempestività e adeguatezza delle misure adottate sotto il profilo del potenziamento del Servizio Sanitario Nazionale; l’indagine su eventuali abusi, sprechi, irregolarità o illeciti sulle procedure di acquisto e la gestione delle risorse destinate al contenimento e alla cura del Covid-19 da parte del governo.
Ancoira: l’accertamento e la valutazione di alcuni specifici aspetti relativi alla gestione dell’emergenza, tra i quali l’acquisto di dispositivi di protezione individuale prodotti in Cina per la spesa complessiva di 1,25 miliardi di euro, la realizzazione dell’applicazione “Immuni”, la gestione della fase iniziale della campagna di vaccinazione, l’acquisto di banchi a rotelle; la valutazione delle misure di contenimento adottate dal governo, compreso il rispetto dei diritti umani e delle libertà costituzionalmente garantite nella loro applicazione (è stato invece soppresso dal Senato il riferimento alla valutazione della legittimità della dichiarazione dello stato di emergenza e delle sue proroghe nonché dello strumento della decretazione d’urgenza).