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Chi sostiene il movimento di Vannacci (tra calendari e vignette)
L’ex generale Vannacci lancia il suo movimento politico, immagini satiriche da Egonu a von der Leyen
A Marina di Grosseto, in una sala abbastanza gremita e decorata con bandiere tricolori, Roberto Vannacci ha ufficialmente inaugurato il suo movimento politico “Il Mondo al Contrario”, un progetto che si ispira all’omonimo libro dell’ex generale e oggi europarlamentare – in quota Lega, ma indipendente. L’evento ha segnato il passaggio da una dimensione culturale a una politica, con l’obiettivo dichiarato di radunare chi si riconosce nei valori promossi da Vannacci.
CHI SIMPATIZZA E CHI FA PARTE DEL MOVIMENTO DI VANNACCI
Nonostante il carattere politico, Vannacci ha voluto chiarire che “Il Mondo al Contrario” non sarà un partito e non rappresenta un tentativo di scalata alla Lega. “Tra me e Salvini non c’è competizione, siamo in perfetta sincronia” ha dichiarato, aggiungendo che il movimento agisce come “un valore aggiunto” per il Carroccio.
All’evento è intervenuto in videocollegamento lo stesso Matteo Salvini, mentre hanno partecipato in presenza Gianni Alemanno, Francesco Toscano e altre figure legate al mondo conservatore e sovranista, come Bruno Spatara di Azione identitaria. Sul palco si sono alternati generali, ambasciatori, il segretario del movimento Fabio Filomeni e persino un discendente di Giuseppe Garibaldi. Non sono mancati interventi di tono nostalgico, con alcuni partecipanti che si sono definiti apertamente “fascisti” e sono stati acclamati dal pubblico.
Il movimento si basa su un manifesto articolato in otto punti, che toccano temi come la difesa della patria, l’identità nazionale e il controllo dei confini. Attualmente conta 1600 tesserati, mentre gli iscritti al sito ufficiale sfiorano le 10mila unità.
IL LINK CON SALVINI E IL FUTURO DEL MOVIMENTO DI VANNACCI
Durante il suo intervento alvini ha espresso il pieno appoggio al movimento, definendo Vannacci un elemento prezioso per la Lega: “Sono orgoglioso e felice di averlo incontrato. Faremo un lunghissimo tratto di strada insieme, e uniti nessuno ci fermerà”.
Vannacci ha dichiarato che il movimento è pronto a crescere e a raccogliere l’interesse di quella parte della società che si riconosce nei valori di identità, patria e sovranità nazionale. Nonostante le critiche e le polemiche, il generale è convinto che “Il Mondo al Contrario” rappresenti un passo importante nel panorama politico italiano.
IL CALENDARIO ‘UN ANNO DI VANNACCI’ – LE VIGNETTE
Tra i gadget presentati durante l’evento spicca il calendario “Un anno con Vannacci”, una raccolta di vignette satiriche che affrontano temi politici e sociali attraverso il filtro delle idee sovraniste. Ogni mese è accompagnato da un’illustrazione provocatoria che ritrae personaggi noti, dal mondo dello sport alla politica internazionale, suscitando un misto di consensi e polemiche.
Esempi di vignette:
•Greta Thunberg: raffigurata con un cartello “Ci avete rubato il futuro”, viene mostrata mentre si rivolge a un bambino minatore che risponde: “Estraggo minerali per le batterie delle auto elettriche”.
•Paola Egonu: una figura che richiama la nota pallavolista dichiara “Ho i tratti somatici italiani”, e Vannacci replica con una battuta ironica: “Certo, come io ho quelli nigeriani”.
•Ursula von der Leyen: è ritratta con il corpo di un leone e Vannacci, nei panni di un gladiatore, annuncia: “Stiamo scatenando l’inferno”.
La copertina del calendario raffigura Vannacci in divisa da paracadutista, con uno zaino da cui emerge un’Italia tricolore. L’iniziativa è stata ideata dal comitato del movimento e, pur non essendo stata sottoposta all’approvazione diretta, ha ottenuto il suo pieno sostegno.
REAZIONI E POLEMICHE
Le vignette del calendario hanno generato non poche controversie. In particolare, il riferimento ai “tratti somatici” ha riacceso vecchie polemiche, già affrontate da Vannacci in passato. Tuttavia, l’ex generale ha difeso il tono ironico delle illustrazioni e si è scagliato contro quella che definisce la censura del “pensiero unico”.
“Dire che una persona è nera o ha tratti somatici orientali non è razzismo, è realtà. Non vedo perché certe battute, se fatte da Vauro o Crozza, fanno ridere, mentre le nostre no. Noi difendiamo la realtà contro chi vuole cancellarla”, ha spiegato. Sul caso specifico di Paola Egonu, Vannacci ha ribadito che non c’è alcuna intenzione di riaprire vecchie ferite: “Con lei la questione è chiusa e sono stato assolto”.