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O con Conte o con Grillo, ecco la galassia M5S
La Costituente M5S tra incognite e sfide decisive: Taverna e Floridia con il presidente Conte, Raggi e Toninelli con il Garante
Il Movimento 5 Stelle si prepara a vivere un momento cruciale con la Costituente M5S, che prende il via a Roma. Sul tavolo ci sono temi fondamentali: il doppio mandato, il nome e il simbolo, ma soprattutto il futuro dei due leader simbolo del Movimento, Giuseppe Conte e Beppe Grillo. Nessuno dei due può dirsi certo del proprio ruolo al termine della tre giorni. A complicare ulteriormente lo scenario, ci sono le regole per il quorum: con 88.943 iscritti, sarà necessaria la partecipazione della maggioranza più uno per convalidare decisioni chiave, come la revisione del ruolo del garante e il cambio del nome.
Tra le preoccupazioni emerse, spicca il rischio di astensionismo, che i sostenitori di Conte vedono come un possibile “sabotaggio” da parte dei pro-Grillo, con l’obiettivo di bloccare il processo decisionale. Nel frattempo, l’ex (??) ‘Garante’ rimane enigmatico: non è chiaro se parteciperà in presenza o tramite collegamento video, ma agli organizzatori è stato garantito spazio per un suo eventuale intervento.
CONTE E GRILLO: IL DUELLO PER IL FUTURO DEL MOVIMENTO
La Costituente, nata per rilanciare un Movimento scosso da recenti sconfitte elettorali, sembra sempre più essersi trasformata in un confronto personale tra Conte e Grillo. Il garante, pur rimanendo dietro le quinte, ha spesso criticato le scelte di Conte, mentre il presidente ha messo in gioco la sua leadership, affermando che lascerebbe il Movimento qualora venisse rimesso in discussione il progetto progressista. “Se questo fosse messo in discussione, ne trarrei le conseguenze”, ha dichiarato Conte, ribadendo l’importanza di una linea coerente per affrontare le sfide politiche del presente.
Al di là del confronto interno, Conte ha cercato di distogliere l’attenzione da queste dinamiche, sottolineando le priorità politiche del Movimento: sanità, lavoro sottopagato, giustizia e transizione ecologica. Tuttavia, il clima interno è tutt’altro che disteso, come dimostrano le parole della deputata Vittoria Baldino, vicina a Conte: “Meglio uscire che fare opposizione interna”.
GLI SCHIERAMENTI INTERNI, TRA FEDELTA’ E CRITICHE
La polarizzazione tra Conte e Grillo ha spaccato il Movimento in due schieramenti ben definiti. Tra i sostenitori di Conte figurano volti di primo piano come Paola Taverna, Michele Gubitosa, Riccardo Ricciardi e Barbara Floridia. Anche il capogruppo alla Camera, Francesco Silvestri, e il capogruppo al Senato, Stefano Patuanelli, si collocano nell’area contiana, sebbene quest’ultimo mantenga una posizione più moderata, sostenendo l’importanza del “campo largo”.
Sul fronte opposto, Grillo trova appoggio in Virginia Raggi, membro del comitato di garanzia, e Danilo Toninelli, molto attivo sui social con critiche rivolte a Conte. Anche il tesoriere Claudio Cominardi e la senatrice Maria Domenica Castellone si schierano con il garante, mentre l’ex sindaca di Torino, Chiara Appendino, pur mantenendo un atteggiamento critico verso Conte, non si è sbilanciata apertamente.
IL MOMENTO DELLA VERITA’ PER IL M5S DI CONTE
La Costituente M5S si chiuderà domenica, con la conclusione delle votazioni e lo scrutinio. Gli organizzatori parlano di “sold out” con oltre 3.500 partecipanti, segno che l’evento ha suscitato grande attenzione. Sarà un momento di verità, non solo per il futuro di Conte e Grillo, ma per l’intero Movimento, chiamato a decidere tra continuità e ritorno alle origini. Il risultato definirà le nuove strategie del M5S, ma una cosa è certa: il Movimento non potrà più restare sospeso tra due visioni così diverse. O con Conte o con Grillo, la galassia 5 Stelle è pronta a ridefinire il proprio destino.