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Come si muoverebbero Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd e non solo in politica estera

Politica Estera

Tutte le proposte di Fratelli d’Italia, Forza Italia, Pd e non solo sulla politica estera

La politica estera, complice anche la guerra in Ucraina, è sicuramente un tema centrale delle varie forze politiche con il centrosinistra che accusa il centrodestra di ambiguità sulla collocazione internazionale dell’Italia. Vediamo, ora, in dettaglio, cosa cambia nei programmi dei singoli partiti.

Le proposte in Politica estera del centrodestra

Fratelli d’Italia vuole “rilanciare il sistema di integrazione europea, per un’Europa delle Patrie, fondata sull’interesse dei popoli e capace di affrontare le sfide del nostro tempo”e difendere le radici giudaico-cristiane dell’Unione Europea. Chiede, però, “la revisione del patto di stabilità e della governance economica europea”. Intende proporre alla Commissione europea “modifiche specifiche nei limiti di quanto stabilito dall’art. 21 del Regolamento europeo sul Next Generation Eu” per modificare il Pnrr “alla luce della crisi scaturita dal conflitto in Ucraina e dall’aumento dei prezzi delle materie prime”. Crede fermamente che sia necessario dare vita a una difesa comune dell’Unione europea e ribadisce di voler aumentare i fondi per la difesa per rispettare gli accordi presi con l’Alleanza Atlantica, a maggior ragione ora che è in corso la guerra in Ucraina. Anche Forza Italia professa la sua fede filo-atlantista e conferma di voler investire il 2% del Pil nella Difesa. Gli azzurri, inoltre, sono favorevoli alla nascita di un esercito di difesa comune “con il coordinamento delle forze militari dei Paesi Europei e formazione di un Corpo di intervento di 100.000 uomini” e ritengono che l’Ue debba avere “una sola, comune politica estera europea”. Sono convinti, inoltre, che, per quanto riguarda le decisioni del Consiglio europeo si debba passare dal sistema del voto ad unanimità a quello di maggioranza qualificata. Un tema quest’ultimo che, invece, trova la contrarietà della Lega poiché teme che, se passasse questa riforma, la volontà di uno Stato membro potrebbe essere schiacciata dagli altri Stati membri dell’Unione europea. Il Carroccio chiede una revisione del patto di stabilità, del “green deal” e del “fit for 55”. Si oppone, inoltre, al “Nutriscore”, al posto del quale propone il “Nutrinform”,“un sistema che fornisce informazioni corrette, legate alle proprie modalità di consumo e di scelte alimentari”. E, se da un lato ritiene che il nostro Paese debba restare sia nell’Unione Europea sia nella Nato, dall’altro lato è critica verso le sanzioni nei confronti della Russia e propone una conferenza di pace per fermare la guerra in Ucraina. Tutte le forze del centrodestra hanno inserito nel loro programmma ingenti aiuti e politiche di cooperazione internazionale per sostenere i Paesi dell’Africa.

Come si muoverebbe il centrosinistra

Il Pd è il partito che si professa maggiormente filo-europeista e vede l’Unione europea come “la nostra casa comune, la nostra protezione, la nostra opportunità”. Chiede, però, “una riforma dei Trattati che permetta un salto in avanti istituzionale”, ossia l’abolizione del diritto di veto. Il Pd è favorevole alla nascita di una Confederazione europea e sostiene l’istituzione di una Difesa comune europea. I dem si impegnano, infine, a introdurre la Minimum Global Tax e a destinare lo 0,7% del Pil alle spese per la cooperazione allo sviluppo. +Europa intende realizzare una Patria europea contro l’Europa delle piccole patrie”, con l’elezione diretta del presidente della Commissione europea e attribuendo al Parlamento europeo il potere di iniziativa legislativa. Il partito della Bonino e di Della Vedova vuole eliminare il voto all’unanimità all’interno del Consiglio Europeo e affidare all’Ue la gestione delle pandemie. Ma non solo. È favorevole all’istituzione di un “sistema di difesa e sicurezza comune europea” e all’approvazione di una legge elettorale che preveda la presenza di liste transnazionali per le elezioni Europee.

Le idee di Azione-Italia Viva

La lista Azione-Italia Viva evidenzia la necessità di modificare i Trattati e di abolire l’unanimità in sede di Consiglio Europeo. Il Terzo Polo propone di avviare delle trattative solo con i Paese interessati per avviare una linea di difesa e di poltica estera comune. Vuole, infine, “completare il processo di riconoscimento dei titoli di studio nell’Unione” e promette di “semplificare le procedure per consentire agli italiani all’estero di votare”.

Il Movimento 5 Stelle

Il Movimento Cinque Stelle, invece, si dichiara filo-atlantista e filo-europeo “ma con un atteggiamento proattivo e non fideistico”. Propone un “energy recovery fund” ed è favorevole al progetto di Difesa comune europea, purché ciò non porti a una nuova corsa al riarmo. I pentastellati vogliono rendere permanente l’emissione di debito comune e chiedono che una riforma del patto di stabilità e crescita preveda lo scorporo degli investimenti verdi dal computo del deficit.

 

 

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