Confcommercio: per ripartire servono sicurezza e sostegni

Per Confcommercio “Occorre accelerare per recuperare le perdite e rafforzare una crescita economica che è ancora troppo debole”. Filiera Italia spinge l’esecutivo ad “accelerare con la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena anche al chiuso”

“La pandemia si sta attenuando e ci sono le condizioni per ripartire in sicurezza. Le imprese hanno bisogno di più normalità e certezze per poter pianificare le loro attività”. Così il presidente Confcommercio Carlo Sangalli sul rapporto redatto insieme al Censis sull’impatto economico della pandemia. In particolare, il numero 1 di Confcommercio suggerisce all’esecutivo di Mario Draghi di “cominciare da sostegni più robusti che devono ancora arrivare. Occorre accelerare per recuperare le perdite e rafforzare una crescita economica che è ancora troppo debole”.

Riaprire (al chiuso) i ristoranti la sera

Filiera Italia pungola il governo, nel giorno del Cdm sul coprifuoco, sulla necessità di accorciare l’iter che riporterà gli italiani a sedersi al tavolo di un ristorante anche al chiuso e non solo nei dehor: “Si acceleri con la riapertura dei ristoranti a pranzo e cena anche al chiuso”.

“L’andamento della campagna vaccinale e i numeri dell’epidemia concedono un cauto ottimismo, ora è il momento di dare un segnale forte al tessuto economico del nostro Paese” dice Luigi Scordamaglia, consigliere delegato della fondazione che tiene insieme il meglio del Made In Italy agroalimentare. «Permettere il servizio all’interno solo a pranzo sarebbe inutile e, numeri alla mano, ingiustificato, un ristorante oggi fa l’80% del suo fatturato a cena e le aperture solo all’esterno hanno consentito il recupero di appena il 15% rispetto alle severe perdite da lockdown, va da sé che non è possibile parlare di ripresa senza nuove misure, non solo auspicabili, ma necessarie”, conclude Scordamaglia: “Restiamo in attesa finalmente di una decisione razionale”.