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Confesercenti: Omicron stronca turismo, 200mila lavoratori senza CIG

Montagna

Il 2021 è destinato a chiudersi con un tasso di occupazione camere che ha fatto registrare il -48,6% a livello nazionale, con punte nelle città d’arte che hanno raggiunto -58% a Roma e -56,1% a Firenze e con Venezia e Napoli rispettivamente -57% e -43 per cento

Il colpo di coda della pandemia, rappresentato dalla variante Omicron, sta bloccando di nuovo turismo e ristorazione, e senza una proroga immediata degli ammortizzatori sociali Covid, si stima che con gennaio almeno 200mila lavoratori possano rimanere senza copertura. Particolarmente colpiti il comparto agenzie di viaggio, con il 95% delle imprese con dipendenti in cassa integrazione, e quello alberghiero, soprattutto nelle città d’arte.

SECONDO ANNO NERO PER IL TURISMO

Secondo i dati dell’osservatorio Confindustria Alberghi, il 2021 è destinato a chiudersi con un tasso di occupazione camere che ha fatto registrare il -48,6% a livello nazionale, con punte nelle città d’arte che hanno raggiunto -58% a Roma e -56,1% a Firenze e con Venezia e Napoli rispettivamente -57% e -43 per cento.

Non è andata meglio sul fronte dei ricavi dove la perdita media arriva al -55% con le città d’arte che si attestano al – 65 per cento. Pesa sul settore l’assenza del turismo internazionale. Nel 2021 appena archiviato gli arrivi internazionali – in massima parte europei – si sono fermati a 36 milioni. Un dato drammatico se si considera che rispetto al 2019 si sono volatilizzati oltre 60 milioni di viaggiatori stranieri, e che ha impattato fortemente sui conti del settore con una perdita di 25 miliardi di euro di spese turistiche.

E le prospettive di rientro al lavoro sono ogni giorno più incerte. A lanciare l’allarme è Confesercenti.

Tra la paura scatenata dall’aumento dei contagi, il crollo del turismo e le restrizioni del Decreto Vigilia, l’attività delle imprese dei due comparti si sta nuovamente arenando. Anche dal punto di vista organizzativo, considerato che l’ondata di quarantene dei lavoratori sta riducendo l’organico impiegabile e paralizzando le imprese.

“Avevamo già evidenziato, insieme alle altre associazioni di imprese e ai sindacati dei lavoratori di turismo e ristorazione, la necessità di prorogare almeno al 30 giugno 2022 il termine degli ammortizzatori sociali di emergenza e delle tutele volte a salvaguardare l’occupazione, fissato al 31 dicembre 2021. – sottolinea Confesercenti – Di fronte a questa improvvisa, ed estremamente preoccupante, evoluzione negativa dello scenario, la necessità di intervento è ancora più stringente: bisogna prorogare immediatamente gli ammortizzatori Covid”.

GARAVAGLIA: “ORLANDO OFFRA GARANZIE”

“Il settore – ha replicato il ministro del Turismo Massimo Garavaglia – è già stato duramente colpito dagli effetti economici della pandemia. E la diffusione della nuova variante rischia di provocare danni sociali, oltre a quelli di fatturato. Bisogna dare certezze ai lavoratori. Ci sono migliaia di famiglie che non sanno cosa avverrà loro il 1° gennaio. Ci aspettiamo – ha detto Garavaglia – che il ministro Orlando offra loro garanzie”.

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