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Congresso PD, chi è Matteo Ricci possibile candidato alla segreteria

Matteo Ricci

Nato a Pesaro nel 1974, Matteo Ricci è sindaco della città dal 30 maggio 2014 e presidente di Ali Lega Autonomie Locali dal 2018. È stato presidente della Provincia e vicepresidente del Partito democratico

Sta girando l’Italia a palmo a palmo per gli incontri “Pane e politica”, definiti un “viaggio alla scoperta della sinistra di prossimità, quella della “porta accanto”, mentre all’attuale segreteria del Partito democratico ha già fatto pervenire le sue “dieci idee” per ripartire, evitando l’implosione dopo la sconfitta elettorale che ha portato alla netta affermazione delle forze di destra. È Matteo Ricci, che chi sta a sinistra nel PD vede come possibile alternativa a Elly Schlein, troppo movimentista, troppo sulla falsariga di Podemos: un vaso di coccio com’è il partito in questo momento difficilmente supererebbe la ventata riformatrice che promette l’ex numero 2 di Bonaccini.

 

Per questo a favore di Matteo Ricci si è mosso anche Goffredo Bettini, noto tattico dem e potente esponente romano del partito. “Delle piattaforme presentate quella di Matteo Ricci è quella che sento più vicina”. Ha detto Bettini presentando il suo ultimo libro a Pesaro, in una iniziativa cui ha preso parte anche il primo cittadino della città, diretto interessato delle lusinghe bettiniane. “Ho sentito alcuni candidati e in particolare le parole di Matteo, un giovane, espressione migliore delle giovani generazioni, molto veloce politicamente che ha anche il profumo di una storia antica di disciplina e rigore”, ha spiegato il dirigente dem.

“Complimenti a Goffredo Bettini per gli stimoli profondi che, attraverso un libro molto bello, dona alla discussione sulla ripartenza del #pd e della sinistra italiana. Abbiamo il compito di rappresentare chi soffre, il lavoro e chi si batte per salvare il nostro pianeta”, cinguetta in tutta risposta Ricci che aveva già ottenuto l’ok di Michele Emiliano e Andrea Orlando.

L’agiografia di Repubblica è già online: “Nonno minatore a Charleroi, vicino Marcinelle”, Matteo Ricci racconta “dei sacrifici di una famiglia di emigranti. Storia d’infanzia e di riscatto sociale. Da qui, dal riscatto dei più deboli e delle classi popolari, Ricci, 48 anni, presidente dell’Associazione delle autonomie (Ali, che raccoglie i sindaci di centrosinistra e civici), intende partire a rifondare il Pd, se davvero correrà per la leadership. Ha cominciato in sordina – scrive il quotidiano fondato da Scalfari -. Nella distrazione generale. Ma a coordinare il rodaggio della sua campagna, non ancora elettorale, per la segreteria è Claudio Mancini.”

 

Nato a Pesaro nel 1974. Laurea in Scienze Politiche, è sindaco di Pesaro dal 30 maggio 2014 e presidente di Ali Lega Autonomie Locali dal 2018. È stato presidente della Provincia di Pesaro e Urbino dal 2009 al 2014 e vicepresidente del Partito democratico. Ricci intanto continua a macinare chilometri, ma lo sguardo pare fisso su via del Nazareno: «Siamo in campo per un nuovo Pd. Continua il viaggio nella provincia italiana. La fase costituente l’abbiamo presa sul serio: siamo la sinistra di prossimità e pensiamo a un nuovo Pd del riscatto sociale e del benessere equo e sostenibile».

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