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Contro il contrabbando di tabacco lo Stato schiera Maciste

Maciste Tabacco

Il mancato gettito causato dal commercio illecito di tabacco si attesta intorno ai 400 milioni di euro: ecco perché c’è bisogno di Maciste

Riuscirà Maciste a fermare il contrabbando di tabacco? Pare un romanzo d’appendice d’inizio 900, e infatti il nome del progetto rimanda proprio all’Ercole all’italiana ideato da Gabriele D’Annunzio, ma si tratta in realtà dell’acronimo di Monitoraggio Agromafie Contrasto Illecito Settori Tabacchi e E-cig, progetto tutto nuovo per analizzare e contrastare il fenomeno del commercio illecito nel comparto del tabacco. Il mancato gettito causato dal commercio illecito si attesta intorno ai 400 milioni di euro: soldi che, in tempi emergenziali come questi, lo Stato vorrebbe recuperare.

Maciste prevede un monitoraggio permanente del fenomeno dell’illecito che annualmente si concretizzerà nella realizzazione di un rapporto alla cui elaborazione saranno invitati a partecipare i principali protagonisti del settore a livello nazionale: dalle Forze dell’Ordine all’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, la Direzione Investigativa e la Direzione Distrettuale Antimafia, gli esperti del settore e i componenti del Comitato scientifico della Fondazione Agromafie.

Secondo i dati del rapporto annuale KPMG, l’Italia, grazie al lavoro delle forze dell’ordine e al presidio delle autorità istituzionali competenti, nel 2020 è riuscita a posizionarsi come best practice a livello Europeo, con un consumo di sigarette contraffatte e di contrabbando che si attesta intorno al 3,4% del consumo nazionale (-4,4 punti percentuali rispetto alla media europea), raggiungendo il minimo storico in controtendenza rispetto a quanto accade nella maggior parte dei Paesi UE.

“È evidente che tutte le attività che sono rivolte al contrasto degli illeciti vedranno sempre il Ministero al loro fianco, in particolare nel settore del tabacco che ha come componente importante il contrabbando e la lotta a questo fenomeno”, ha detto il ministro delle Politiche agricole, Alimentari e Forestali, Stefano Patuanelli, presentando Maciste, quindi ha rassicurato la filiera del tabacco: “In legge di Bilancio, rispetto a un valore complessivo dell’anno scorso di 284 milioni di euro per l’agricoltura, quest’anno arriviamo a 526 milioni di risorse destinate al settore primario italiano”.

“Questa settimana – ha poi aggiunto il ministro – nel prossimo Consiglio dei Ministri verrà definitivamente approvato il testo del recepimento della direttiva sulle pratiche sleali. La direttiva – ha spiegato l’esponente del governo – completa il suo iter parlamentare e arriva quindi alla sua approvazione definitiva in Consiglio dei Ministri recependo le osservazioni e i pareri espressi dalle Commissioni di Camera e Senato. Credo – ha chiosato Patuanelli – che sia stato un percorso impegnativo, su cui Coldiretti in particolare ha dato sempre massimo supporto, affinché questo recepimento fosse in larga parte elemento reale di contrasto alle pratiche sleali”.

Il progetto Maciste mira a fornire un’analisi di dettaglio del fenomeno criminale legato al mercato del tabacco analizzandone le connotazioni territoriali, il legame con la criminalità organizzata, le implicazioni e il legame con altre attività criminali quali il traffico di stupefacenti, armi ed esseri umani. “Io credo – ha detto Patuanelli – che sia fondamentale il monitoraggio, la capacità costante di monitorare come gli elementi del contrabbando, della contraffazione e, in altre filiere agroalimentari, dell’italian sounding si muovono sul mercato internazionale, perché soltanto attraverso la capacità di analisi di ciò che accade si riesce a implementare delle risposte e dare a chi è delegato al controllo, alla verifica e alla lotta alla contraffazione, gli strumenti per farlo”. In ultimo, con Maciste verranno illustrati i recenti sviluppi nello scenario post pandemico, le nuove frontiere quali il commercio on line e le potenziali misure a contrasto attraverso una collaborazione di respiro sia nazionale che internazionale.

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