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Cosa c’è nel dl Aiuti, il decreto che ha mandato in crisi il governo Draghi

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Dal bonus 200 euro a quello di 60 euro, passando per la stretta al reddito di cittadinanza compensata dall’intervento a favore del Superbonus 110%, fino ai poteri speciali di Gualtieri per l’inceneritore romano. Il contenuto del dl Aiuti che ha portato i 5 Stelle a rompere col resto della maggioranza

Alla fine il dl Aiuti è passato.  E, come abbiamo già avuto modo di sottolineare, non ha ottenuto nemmeno una fiducia risicata, avendo totalizzato più consensi di quelli incassati dal Conte bis quando si presentò alla Camera alta. Dopo la fiducia ottenuta il 12 luglio scorso alla Camera, il provvedimento, approvato il 3 maggio precedente dal Consiglio dei ministri e pubblicato in Gazzetta ufficiale il 5 maggio scorso, potrà così dispiegare i propri effetti. Ma cosa contiene e perché è stato tanto divisivo?

IL DL AIUTI E L’INCENERITORE DI ROMA

Casus belli è stato, ormai dovrebbe essere noto, l’inceneritore di Roma. Un problema locale, che pure è riuscito a far inciampare un esecutivo forte come quello guidato da Mario Draghi. Nel decreto Aiuti c’è infatti la previsione di concedere poteri straordinari al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, per la gestione del ciclo rifiuti e la realizzazione del termovalorizzatore annunciato lo scorso aprile. Poteri da commissario straordinario grazie ai quali il primo cittadino capitolino potrà derogare al piano rifiuti regionale, che non prevede termovalorizzatori.

IL BONUS DA 200 EURO È REALTÀ…

Si concretizza poi una misura cardine del dl Aiuti, a dire il vero non troppo amata da Draghi ma imposta dalla crisi economica scatenata dalla guerra voluta da Mosca in Ucraina: il bonus una tantum da 200 euro. Pare perfino che il governo, se non fosse stato spinto alle dimissioni dai 5 Stelle, entro la fine di luglio avrebbe varato altre misure affini.

il bonus da 200 euro sarà erogato a poco più della metà della popolazione italiana. Arriverà direttamente nelle buste paga di luglio di 13,7 milioni di lavoratori dipendenti e di 13,7 milioni di pensionati. Gli altri dovranno fare domanda all’Inps: lavoratori domestici (750mila), disoccupati (1,1 milioni), co.co.co (270mila), lavoratori stagionali, dello spettacolo o intermittenti (300mila), percettori del reddito di cittadinanza (900mila).

…COME IL BONUS DA 60 EURO

Rientra nel Dl Aiuti anche il  buono da 60 euro utilizzabile fino a dicembre per acquistare biglietti e abbonamenti per i trasporti pubblici, così da sostenere anche coloro che non hanno un’auto e non sono stati tra i beneficiari delle misure per mitigare il caro benzina. Il bonus verrà erogato in modalità informatica.

COSA CAMBIA NELLE CESSIONI DEL CREDITO DEL SUPERBONUS 110%

Per quanto riguarda il superbonus 110%, il governo ha ammesso che le cessioni (delle quali rimane il massimo di quattro) allarghino il proprio raggio d’azione con la quarta che potrà essere effettuata dalle banche a qualsiasi partita Iva diversa dal consumatore finale. La norma avrà inoltre effetto retroattivo, per dare la possibilità di sbloccare i vecchi crediti e liberare capienza fiscale alle banche.

LA STRETTA SUL REDDITO DI CITTADINANZA

La mossa per agevolare la circolazione dei crediti del Superbonus, misura sgradita a Draghi, è stata controbilanciata dalla stretta che stabilisce che anche i datori di lavoro privati potranno proporre offerte ai beneficiari della misura. Inoltre, in caso di doppio rifiuto, i possessori del RdC saranno costretti ad accettare la terza proposta di lavoro, pena la perdita del beneficio.

SCONTO IN BOLLETTA, LE NOVITÀ

Tra le nuove misure troviamo anche: l’ampliamento della platea dei beneficiari dello sconto in bolletta esteso anche al terzo trimestre 2022 e l’introduzione di crediti d’imposta a scaglioni (dal 10 al 25%) per il consumo energetico delle imprese.

COMMISSIONI BUONI PASTO, È LEGGE AL TETTO DEL 5%

Il Dl Aiuti contiene pure il tetto del 5% alle commissioni a carico degli esercenti (bar, ristoranti, esercizi di vicinato, supermercati e ipermercati) nelle gare per l’acquisto dei buoni pasto destinati ai dipendenti pubblici.

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