Sanità, fisco, PNRR, giustizia: la Corte dei Conti lancia moniti su criticità strutturali e chiede più trasparenza e investimenti mirati.
Una sanità che non mette al centro medici e infermieri è una sanità destinata a collassare. Il procuratore generale della Corte dei Conti, Pio Silvestri (in foto), lo ha detto senza mezzi termini durante la requisitoria al Giudizio di parificazione del rendiconto 2024: “È necessario rimettere al centro del villaggio salute il professionista sanitario rivalutando il capitale umano”. Un richiamo forte, che punta il dito su due emergenze parallele: la fuga del personale sanitario e le liste d’attesa “vergognose per un Paese civile”.
LISTE D’ATTESA: ACCORDO VICINO MA IL NODO È STRUTTURALE
Il problema delle liste di attesa continua a rappresentare una ferita per il diritto alla salute. Con oltre 4 milioni di italiani costretti a rivolgersi al privato per cure più rapide, la sfida resta quella di una sanità pubblica efficiente e accessibile.
Silvestri ha accolto con favore l’accordo raggiunto in sede di Conferenza Stato-Regioni per il superamento del problema delle liste d’attesa, ma ha anche sottolineato come la loro esistenza sia “una ferita civile” che richiede interventi di sistema. L’invito è chiaro: senza una sanità pubblica efficiente e accessibile, la coesione sociale è a rischio.
PIL E INCERTEZZE: RISCHI IN AUMENTO PER LA CRESCITA
Sul fronte macroeconomico, il presidente di coordinamento delle Sezioni Riunite della Corte Enrico Flaccadoro ha definito “condivisibili” le previsioni contenute nel Documento di finanza pubblica, ma ha avvertito: “I rischi al ribasso sembrano accentuarsi”. Tra gli elementi di instabilità spiccano il rialzo dei tassi, le tensioni internazionali e l’aumento del prezzo dell’energia. Tutti fattori che, in combinazione, “non potranno non ripercuotersi sulle possibilità di crescita”.
ROTTAMAZIONE QUATER: UN’ADESIONE A DUE VELOCITÀ
Un dato positivo arriva dall’adesione alla rottamazione quater, con versamenti per 5,4 miliardi di euro. Ma il rovescio della medaglia è pesante: quasi la metà delle somme dovute non è stata pagata. “Una dimensione preoccupante”, ha detto Flaccadoro, che conferma quanto il sistema fiscale resti permeabile al rischio di iniquità. In pratica, chi non paga viene spesso premiato. Una distorsione che mina la fiducia e il senso di giustizia fiscale.
BALNEARI: “L’ULTIMA PROROGA, O LA LEGALITÀ È A RISCHIO”
Sul tema delle concessioni balneari, la Corte auspica che “l’ulteriore congruo periodo
di proroga sia effettivamente l’ultimo” e che si proceda con gare trasparenti. Il timore? Che la criminalità organizzata si infiltri nei bandi. Serve una “vigilanza scrupolosa” e “una sinergia costante tra magistratura, amministrazioni e forze di polizia”. Allo stesso tempo, è stato ribadito il principio della remuneratività delle concessioni per lo Stato, troppo spesso trascurato.
PNRR E FRODI: “SERVE UNA RIFORMA DEI CONTROLLI”
Il sistema di controlli sui fondi del Pnrr appare complesso e frammentato. Per la Corte, è urgente una semplificazione delle procedure, evitando sovrapposizioni e ambiguità: “Una maggiore organicità nel monitoraggio e regole più definite sull’ammissibilità delle
spese potrebbero creare presupposti di maggiore certezza per un impiego più esteso e programmato delle risorse”.
CARCERI: “NON SIANO SEPOLCRI DEI VIVI”
Anche il tema dell’edilizia penitenziaria è entrato nella relazione, con un monito netto: “Le carceri non possono essere un sepolcro dei vivi”. La Corte chiede un piano straordinario di investimenti, ricordando che la funzione della pena, secondo Costituzione, è rieducativa, non punitiva.
PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: SERVONO SALARI ADEGUATI
Tra i nodi strutturali, anche quello della pubblica amministrazione. I salari bassi allontanano i giovani talenti e mettono a rischio la tenuta dello Stato. La Corte invita a considerare una revisione della politica retributiva, insieme a investimenti più ambiziosi nella transizione verde, che ancora non ha assunto un carattere strutturale.
IL RICHIAMO FINALE: “PIÙ TRASPARENZA VERSO IL PARLAMENTO”
In chiusura dei lavori, il Presidente della Corte dei Conti Carlino ha riaffermato il ruolo della Corte come presidio democratico: “Innalzare il livello di trasparenza nei confronti del Parlamento costituisce un presupposto imprescindibile per l’adozione di ponderate scelte di politica pubblica”.