Agroindustria, formazione ed energia rinnovabile: sono questi i tre settori nei quali il Piano Mattei sta portato avanti progetti in Egitto e Marocco
Egitto e Marocco sono due dei nove paesi presenti nel Piano Mattei, due realtà con le quali il nostro paese intende, così come con l’Algeria e la Tunisia, intrattenere rapporti di buon vicinato. I due paesi stanno attivamente ripensando i propri modelli economici per rispondere alle pressioni internazionali e alle proprie ambizioni regionali. E il nostro paese integra strumenti diplomatici “classici” a quelli della diplomazia economica e commerciale.
I PROGRAMMI AGROINDUSTRIALI DEL PIANO MATTEI AD ALESSANDRIA D’EGITTO
L’Egitto sta adottando riforme strutturali per attrarre investimenti esteri e rafforzare il settore privato in linea con le richieste dell’UE e del Fondo Monetario Internazionale (FMI) – con l’obiettivo di stabilizzare economia, fiscalità e valuta entro il 2030. Aprirsi all’estero diventa essenziale. In questo quadro si inseriscono i progetti del Piano Mattei che in Egitto supportano programmi agroindustriali nei pressi di Alessandria, con investimenti in tecnologie agricole, sementi, meccanizzazione e formazione professionale, promuovendo nuove modalità di coltivazione e maggiore resilienza climatica.
PIANO MATTEI: IN MAROCCO LA FORMAZIONE SULL’ENERGIA RINNOVABILE
Anche il Marocco ha delineato una nuova strategia. Il piano nazionale “Offre Maroc” mette a disposizione 300.000 ettari di suolo pubblico per sviluppare progetti di energia rinnovabile lungo l’intera filiera dell’idrogeno verde: dalla sua produzione alla trasformazione in prodotti utili come ammoniaca verde (per fertilizzanti), acciaio a basse emissioni e carburanti industriali puliti. A questo proposito, nel 2026 il Paese lancerà il progetto pilota Power-to-Hydrogen (PtX) – il primo impianto nazionale per la produzione di idrogeno verde – finanziato con 300 milioni dalla Banca tedesca di sviluppo. Il progetto, che vuole ridurre le emissioni di CO₂ del 45% e raggiungere la neutralità climatica entro il 2050, mira a produrre idrogeno non solo per il proprio fabbisogno ma per esportarlo, diventando così uno snodo centrale nel cosiddetto “corridoio energetico nordafricano-europeo” (Diplomazia Economica Italiana, n. 5, 2025). Proprio grazie al Piano Mattei, il Marocco ospiterà un centro di eccellenza per la formazione nei settori delle energie rinnovabili e dell’efficienza energetica, rivolto all’intero continente africano. Il centro formerà tecnici, amministratori e manager locali, contribuendo al rafforzamento delle competenze professionali in ambito climatico ed energetico.
AGROINDUSTRIA E FORMAZIONE
Nell’ambito delle iniziative strategiche del Piano Mattei, si inserisce la creazione di centri agricoli pilota ad alta tecnologia e di percorsi formativi per agricoltori, tecnici e operatori locali. Partner strategici dell’iniziativa saranno Leonardo e BF SpA. La partecipata italiana (per il 30% di proprietà del Ministero dell’economia) metterà a disposizione le sue competenze in monitoraggio satellitare, telerilevamento e analisi climatica dei suoli, mentre BF SpA contribuirà con il proprio modello integrato di agricoltura avanzata, basato su rotazioni colturali, innovazione agronomica, gestione efficiente delle risorse e meccanizzazione sostenibile. Il progetto mira a potenziare la resilienza agro-climatica nei Paesi partner attraverso il trasferimento di competenze italiane e la formazione di capitale umano locale specializzato.