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Covid-19, ricambio d’aria imprescindibile per sicurezza scuole

Sicurezza

Tre associazioni AiCARR, AIAS, C.N.I di diversi settori tecnico-scientifici portano il loro contributo alla discussione in corso sulla sicurezza nel settore scolastico

Le scuole italiane riapriranno il 14 settembre ma si troveranno di fronte a una problematica non affrontata a livello nazionale per prevenire i rischi legati al contagio da SARS-CoV-2, vale a dire quello del ricambio di aria dei locali.
La ventilazione meccanica, infatti, risulta una misura estremamente utile per prevenire i rischi da contagio e ripartire con sicurezza, ma al momento il tema non è trattato come meriterebbe. Per questo AiCARR, AIAS, C.N.I. si sono rese disponibili per supportare, ciascuna secondo le proprie competenze, istituzioni, organismi sanitari e tecnico-scientifici deputati a produrre linee guida e suggerimenti normativi per la risoluzione di questo importante nodo, che deve entrare a far parte stabilmente della vita dei nostri edifici scolastici, al di là dell’emergenza sanitaria di questo periodo.

I VANTAGGI DELLA VENTILAZIONE MECCANICA

L’apporto di aria esterna attraverso la ventilazione meccanica, infatti, migliora la qualità dell’ambiente interno, con ricadute positive sulle condizioni igieniche e sulla salute di studenti e personale scolastico.

I protocolli di sicurezza che utilizzano il ricambio d’aria mediante la ventilazione forzata sono assolutamente più efficaci di quelli che utilizzano unicamente il ricambio d’aria mediante “apertura delle finestre”, ma siamo anche consapevoli che non si può realizzare un obiettivo di questo genere in poche settimane: servono investimenti, tempo e soprattutto una buona informazione.

LAVORO DI INFORMAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI

Per questo, le associazioni, negli scorsi mesi, hanno portato avanti un lavoro di informazione con vari documenti, presentati all’attenzione dei diversi target di riferimento (legislatori, tecnici, installatori), che possono già costituire un’utile base di partenza per affrontare il discorso della ventilazione e del ricambio d’aria nelle scuole.

BUSATO (AICARR): SCUOLE UNICI AMBIENTI AFFOLLATI SENZA IMPIANTI DI VENTILAZIONE

“Abbiamo già sottolineato più volte – ha osservato Filippo Busato, Presidente di AiCARR – che le scuole sono gli unici ambienti a elevato e prolungato affollamento che, almeno nella maggior parte dei casi, sono privi di impianti di ventilazione. L’apertura delle finestre, di cui sentiamo spesso parlare in relazione alla riduzione del rischio di diffusione del SARS-CoV-2 nelle scuole, è una soluzione di emergenza che rischia di non essere in grado di garantire la salubrità e il comfort dell’ambiente, né tantomeno di coniugarli con l’efficienza energetica. AiCARR ritiene quindi che gli impianti di ventilazione meccanica negli edifici scolastici siano da considerare imprescindibili, al pari della sicurezza antincendio o antisismica. Insomma, si tratta di interventi non solo possibili, ma anche doverosi”.

SANTI (AIAS): DISPONIBILI PER SUPPORTARE IL CORPO DOCENTE E IL PERSONALE TECNICO E GLI OPERATORI DELLA SCUOLA SU TUTTO IL TERRITORIO ITALIANO

“La formazione e l’informazione del personale sulle tematiche di sicurezza, salute e sostenibilità sono al centro dell’agire delle nostre Associazioni da decine di anni mediante i professionisti che operano a livello sia nazionale che internazionale. Anche in questa occasione ci rendiamo disponibili per supportare il corpo docente e il personale tecnico e gli operatori della scuola su tutto il territorio italiano. Contatteremo tutti i provveditorati d’Italia per renderci disponibili ad incontri gratuiti per rispondere ai dubbi sul tema del benessere e della salute degli studenti nelle scuole”, ha dichiarato Francesco Santi, Presidente di AIAS.

ZAMBRANO (CNI): SPIACE CONSTATARE CHE TRA INTERVENTI PER LE SCUOLE NON SIA PRESENTE LA VENTILAZIONE MECCANICA

“Spiace dover constatare – afferma Armando Zambrano, Presidente del C.N.I. – come tra i vari interventi di miglioramento dello stato generale degli edifici scolastici posti in attuazione in questo periodo, non sia stato preso in considerazione l’inserimento di impianti di ventilazione meccanica, che potrebbero contribuire in maniera determinante al miglioramento delle condizioni igieniche dei locali e al benessere degli occupanti, con sicuri effetti anche sulla riduzione del rischio di contagio da COVID-19. Purtroppo il nostro Paese si caratterizza ancora per una scarsa cultura sull’utilità degli impianti e sulla loro efficacia anche in condizioni emergenziali”.

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